Regolamento Regionale 8 luglio 2014, n. 14 Integrazione del Regolamento Regionale 13 Gennaio 2005, n. 3. Strutture residenziali e semiresidenziali terapeutiche dedicate per il trattamento extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in preadolescenza e adolescenza. Requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi per l’autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio e per l’accreditamento. Fabbisogno.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto l’art 121 della Costituzione, così come modificato dalla legge
costituzionale 22 novembre 1999 n. 1, nella parte in cui attribuisce al
Presidente della Giunta Regionale l’emanazione dei Regolamenti Regionali;
Visto l’art.
42, comma 2, lett. c) L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione
Puglia”;
Visto l’ art.
44, comma 1, L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1335 del 27 Giugno 2014 di
adozione del Regolamento;
EMANA
Il seguente Regolamento:
Art. 1Struttura residenziale terapeutica dedicata per il trattamento extraospedaliero
dei disturbi psichiatrici gravi in preadolescenza e adolescenza 1. La struttura residenziale terapeutica dedicata per il trattamento
extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in fase sub-acuta in
preadolescenza e adolescenza accoglie minori con disturbi psicopatologici,
disabilità intellettiva con gravi disturbi del comportamento, gravi patologie
della comunicazione, relazione e socializzazione che necessitano sia di
interventi intensivi, complessi e coordinati che di ospitalità a ciclo continuo
e per periodi definiti limitati nel tempo. Sono previste strutture
differenziate e specifiche per:
a) Disturbi psicopatologici, di socializzazione e del
comportamento; b) Gravi patologie della relazione e della comunicazione e
disabilità intellettiva.
La struttura utilizza la residenzialità temporanea a breve-medio
termine a fini educativo-terapeutico-riabilitativi, in situazioni nelle quali si
rilevi la necessità di una temporanea discontinuità del rapporto con il contesto
di vita e nelle quali la permanenza in famiglia o l’inserimento in altre
tipologie di comunità non è momentaneamente possibile. La struttura accoglie
fino a 10 minori per i quali è necessaria la suddivisione nelle fasce di età
11/13 anni e 14/18 anni, residenti in via prioritaria nel territorio della
regione Puglia e inseriti dai Servizi di Neuropsichiatria Infantile. E’
parte integrante dei servizi di NPIA, con i quali lavora in stretto raccordo e
concorda le modalità di collaborazione:
- con i Servizi socio-assistenziali degli Enti Locali - con il
Servizio per le Tossicodipendenze - con il Sistema Giudiziario - con il
Sistema Scolastico - con le Organizzazioni del Terzo settore - con la
Medicina di base di riferimento e/o di competenza - con il 118 ed il Pronto
Soccorso per la gestione delle urgenze
L’obiettivo della residenzialità è quello di avviare, di concerto
con i Servizi NPIA territoriali competenti e con i servizi sociali, percorsi
terapeutici volti al recupero ed al potenziamento dell’autonomia personale e
sociale dell’individuo ed alla riduzione dei comportamenti disfunzionali,
garantendo un contesto relazionale e sociale stabile ed affettivamente
significativo, nonché una specifica presa in carico terapeutica della patologia
psichiatrica da cui l’individuo è affetto. L’intervento terapeutico si basa
su un approccio multidisciplinare (educativo, sociale, riabilitativo,
psicoterapeutico, farmacologico), ad opera di specifiche figure professionali
(neuropsichiatri infantili, psicologi, assistenti sociali, collaboratori
professionali sanitari) coinvolte nella predisposizione e messa in atto di
programmi terapeutici individualizzati, oltre a garantire costantemente agli
utenti disponibilità di ascolto e supporto sociale. Devono essere previste
attività laboratoriali di tipo espressivo, pratico-manuale, di eventuale
pre-avviamento al lavoro o, comunque, finalizzate all’acquisizione di nuove
competenze. Va, inoltre, garantita, quando possibile, la frequenza
scolastica e/o percorsi di formazione professionale esterni alla struttura.
La funzione della struttura è quella di rappresentare un “ luogo di
riferimento “ in termini affettivi e relazionali, in cui il minore possa
sperimentare più adeguate modalità di interazione con i pari e con le figure
adulte, al fine di raggiungere un equilibrio emotivo-relazionale che faciliti il
re-inserimento nell’ambiente sociale di provenienza, obiettivo finale ma
Primario del progetto terapeutico. Infatti, la residenzialità è, per
definizione, orientata al proprio superamento.
2. DESTINATARI: Soggetti
di età compresa tra 11 e 18 anni, con suddivisione per fasce d’età: 11-13 e
14-18 anni e per tipologia di disturbo. In casi particolari, è possibile la
prosecuzione del progetto oltre i 18 e fino a massimo 21 anni (è da riferirsi
solo agli inserimenti avviati prima della maggiore età).
a) La struttura che accoglie minori con difficoltà di natura
psicopatologica, di socializzazione e di comportamento prevede l’inserimento di
soggetti con i seguenti disturbi: - Disturbi della condotta - Psicosi
- Gravi disturbi di personalità - Altre problematiche psicopatologiche
gravi, per le quali si rende necessario un periodo temporaneo di inserimento in
comunità. b) La struttura che accoglie minori con gravi patologie della
relazione e della comunicazione prevede l’inserimento di soggetti con i seguenti
disturbi: - Disturbi dello spettro autistico con gravi disturbi del
comportamento; - Disabilità intellettiva medio-grave con gravi disturbi del
comportamento. Situazioni nelle quali è previsto l’inserimento nella
struttura: - Necessità (rilevata dai servizi territoriali di NPIA) di
periodi di residenzialità terapeutica; - Provvedimenti di allontanamento
disposti dal Tribunale per i Minorenni a causa dell’inadeguatezza dell’ambiente
familiare.
Organi invianti: i Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza territoriali
Casi particolari
- E’ possibile l’inserimento di n. 1 minore del circuito penale
per struttura.
3. DURATA: L’inserimento deve prevedere una durata limitata,
che non vada oltre l’anno, prorogabile una volta per situazioni particolarmente
complesse e adeguatamente motivate.
4. CAPACITA’ RICETTIVA: 10 posti
5. UBICAZIONE:
- contesto residenziale - collocata in modo da favorire i
rapporti con le istituzioni formative - buoni trasporti - possibilità di
buone connessioni con il tessuto sociale - non in contesti stigmatizzanti
- in struttura a sé stante e con spazi esterni (giardino, ecc.)
6. REQUISITI STRUTTURALI:
- stanze a 1-2 letti, con almeno mq. 9 per una persona e mq. 16
per due persone; - ogni minore deve avere uno spazio che può considerare
come suo: almeno un armadio personale per conservare oggetti e indumenti
personali, una scrivania ed una sedia; - le camere devono avere
illuminazione naturale, adeguato oscuramento ed areazione; - l’arredamento,
conforme a quanto in uso nelle civili abitazioni ed appropriato alle necessità
degli utenti, deve offrire condizioni di vivibilità buone, le stanze siano
arricchite di elementi decorativi, la biancheria, non di tipo ospedaliero, sia
in buone condizioni e disponibile in quantità adeguata; - i bagni devono
essere in numero minimo di n.1 ogni due stanze, forniti di lavabo, vaso, bidet,
doccia, con almeno n.1 servizio dotato di vasca da bagno e n.1 servizio
attrezzato per i disabili; - bagno e camera da letto dedicati al personale
di servizio; - la cucina deve avere una superficie minima di 16 mq,
piastrellata sino a metri 2 di altezza a partire da terra, attrezzata per la
preparazione dei pasti; - soggiorno/pranzo di ampiezza adeguata; -
salone attrezzato per studio (scrivanie e sedie), lettura, musica, TV; -
spazi dedicati per il personale, per i colloqui e le riunioni; - spazi per
laboratori e attività (che possono in parte essere condivisi con la Struttura
Semiresidenziale); - temperatura confortevole (riscaldamento, eventuale
climatizzazione); - automezzi propri o condivisi con la Struttura
Semiresidenziale adeguati al numero dei pazienti; - rapido servizio di
sostituzione degli arredi difettosi o rovinati.
7. SICUREZZA: La struttura non deve affacciarsi immediatamente
sulla strada;
- deve essere collocata al pianterreno e/o al primo piano; -
le porte dei bagni devono poter essere con chiave, ma eventualmente apribili
dall’esterno (solo con intervento dell’operatore); - l’arredamento deve
essere ignifugo, senza oggetti pericolosi, ma solido per poter resistere a
eventuali momenti di crisi dei pazienti; - porte e serramenti devono essere
robusti (le porte devono poter essere eventualmente chiuse a chiave dagli
operatori nel caso di gravi situazioni di necessità); - finestre con
meccanismi di sicurezza per la chiusura; - i coltelli e gli oggetti
acuminati, nonché eventuali attrezzi di lavoro per il giardino o simili ed i
detersivi devono poter essere tenuti in ambienti chiusi a chiave con il
controllo degli operatori quando necessario; - i farmaci devono essere
mantenuti in un armadio chiuso a chiave; - non devono esserci appigli per
attaccare funi o lenzuola, o quelli esistenti devono piegarsi sotto il peso del
corpo; - è opportuno che la cottura dei cibi avvenga tramite piastre
elettriche, eliminando il gas nella struttura. Il gas metano andrebbe utilizzato
solo per il riscaldamento; - i vetri devono essere antisfondamento;
Deve, inoltre, essere garantito il rispetto delle normative vigenti per
quanto riguarda: - protezione antisismica - protezione antincendio -
protezione acustica - sicurezza elettrica e continuità elettrica -
sicurezza antinfortunistica (D.lgs. 626/94 e ss.mm. ed ii.) - igiene dei
luoghi di lavoro - eliminazione delle barriere architettoniche -
smaltimento dei rifiuti (inclusi eventuali rifiuti speciali) - sicurezza
degli impianti.
8. ORGANIZZAZIONE: La struttura è funzionalmente connessa con
i Servizi territoriali di NPIA e, possibilmente, con le Strutture
Semiresidenziali Terapeutiche per Minori.
Devono esistere procedure e protocolli scritti su: - rapporti
con servizi invianti - accoglienza - rapporti con la famiglia -
dimissione - interruzioni della permanenza - modalità di raccolta e
conservazione della documentazione clinica - modalità di gestione di
situazioni di emergenza, con reperibilità del medico NPIA della struttura -
modalità di valutazione dell’andamento e degli esiti, con formulazione di
indicatori per la valutazione della efficacia del trattamento Devono essere
previsti: - un incontro semestrale di sintesi, programmazione e verifica
organizzativa della struttura, in cui analizzare il periodo trascorso e definire
gli obiettivi per il successivo; - un Regolamento interno della Struttura,
elaborato nel rispetto di quanto definito sopra; - per ciascun utente, un
progetto terapeutico stilato dall’equipe allargata, che indichi le modalità di
inserimento, gli obiettivi, la durata dell’intervento e i dettagli della
collaborazione con famiglia, con i Servizi Sociali del Comune di residenza e con
il Servizio NPIA territoriale; - la conoscenza e la condivisione da parte
dei genitori o tutori delle modalità di funzionamento della Struttura
(Regolamento Interno) e del Progetto terapeutico, mediante sottoscrizione di un
“ consenso informato “.
9. PERSONALE:
- équipe multidisciplinare di operatori esperti di età evolutiva;
- neuropsichiatra infantile: 20 ore settimanali con reperibilità per
l’urgenza; - psicologo clinico formato in età evolutiva: 20 ore settimanali;
- n. 1 responsabile di struttura (educatore professionale o tecnico della
riabilitazione psichiatrica o assistente sociale); - n. 2 educatori
professionali e n. 2 tecnici della riabilitazione psichiatrica a tempo pieno
organizzati su turni diurni, funzionali alla realizzazione dei progetti
terapeutico-riabilitativi; - n. 1 infermiere per turno; - n. 1 operatore
socio-sanitario per turno; - n. 2 ausiliari sociosanitari addetti alle
pulizie - massima stabilità del personale e basso turn-over; - esperti
per la organizzazione e conduzione dei laboratori; - possibile presenza di
tirocinanti, che, in ogni caso, non possono essere conteggiati nel
raggiungimento degli standard di personale; - possibile presenza di
volontari e obiettori di coscienza, purchè adeguatamente e preventivamente
formati.
Art. 2Struttura semiresidenziale terapeutica dedicata per il trattamento
extraospedaliero dei disturbi
psichiatrici gravi in preadolescenza e adolescenza 1. La struttura semiresidenziale terapeutica dedicata per il trattamento
extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in preadolescenza e
adolescenza, con range di apertura tra le ore 8.00 e le ore 20.00, garantisce
almeno 8 ore consecutive di attività per 6 giorni settimanali. La struttura
assicura 20 posti, eventualmente articolati su 2 sedi da 10 a seconda della
situazione orografica del territorio. Accoglie minori con disturbi
psicopatologici, disabilità intellettiva con gravi disturbi del comportamento,
gravi patologie della comunicazione, relazione e socializzazione che necessitano
sia di interventi complessi e coordinati che di ospitalità a ciclo diurno e per
periodi definiti nel tempo
Devono essere previste strutture
differenziate e specifiche per
a) Disturbi psicopatologici, di socializzazione e del
comportamento; b) Gravi patologie della relazione e della comunicazione e
disabilità intellettiva
con la finalità di effettuare interventi
educativo-terapeutico-riabilitativi complessi e coordinati che consentano di:
- acquisire abilità cognitive, comunicative e relazionali -
acquisire le autonomie possibili adeguate al proprio contesto ambientale -
prevenire la cronicizzazione dei disturbi - contenere il rischio dei
ricoveri impropri - garantire continuità e raccordo con le strutture
educative di appartenenza del minore /pre-adolescente e adolescente
Devono essere previste attività laboratoriali di tipo espressivo,
pratico manuale, eventualmente di pre-avviamento al lavoro o, comunque,
finalizzate all’acquisizione di nuove competenze. Andrà, inoltre, garantita, là
dove il progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato lo prevede, la
frequenza scolastica e/o percorsi di formazione personale professionale esterni
alla struttura.
La struttura semiresidenziale è parte integrante dei
Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e l’Adolescenza.
Può
condividere parte degli spazi con la struttura residenziale, se attivata in quel
territorio.
2. DESTINATARI: Soggetti di età compresa tra 11 e 18 anni
(con suddivisione per fasce d’età: 11-13 e 14-18 anni) e per tipologia di
disturbo. In casi particolari è possibile
l’inserimento di bambini di età inferiore a 11 anni o la
prosecuzione del progetto oltre i 18 e fino a massimo 21 anni (è da riferirsi
solo agli inserimenti avviati prima della maggiore età).
a) La struttura semiresidenziale che accoglie minori con
difficoltà di natura psipatologica di socializzazione e di comportamento,
prevede l’inserimento di soggetti con i seguenti disturbi: - Disturbi della
condotta - Psicosi - Gravi disturbi di personalità - Altre
problematiche psicopatologiche gravi, per le quali si rende necessario un
periodo temporaneo di inserimento in comunità. b) La struttura
semiresidenziale che accoglie minori con gravi patologie della relazione e della
comunicazione prevede l’inserimento di soggetti con i seguenti disturbi: -
Disturbi dello spettro autistico con gravi disturbi del comportamento; -
Disabilità intellettiva medio-grave con gravi disturbi del comportamento.
Situazioni nelle quali è previsto l’inserimento in struttura
semiresidenziale:
- Necessità (rilevata dai servizi territoriali di NPIA) di periodi
di semiresidenzialità terapeutica - Provvedimenti disposti dal Tribunale per
i Minorenni
Organi invianti: Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza territoriali.
Casi particolari:
- E’ possibile l’inserimento di n. 1 minore del circuito penale
per struttura.
3. DURATA L’inserimento è correlato al progetto
terapeutico, con verifiche semestrali.
4. CAPACITA’ RICETTIVA Organizzazione in moduli con un
massimo di 5 utenti ciascuno (capacità ricettiva massima di 20 utenti),
differenziati per fasce di età e tipologia del disturbo.
5. UBICAZIONE: La struttura deve essere collocata in
contesto abitato o ben collegata al tessuto urbano, allocata in contesti non
stigmatizzanti, e deve permettere di svolgere attività anche presso i luoghi
d’incontro del territorio (oratorio, centri di aggregazione, etc).
6. REQUISITI STRUTTURALI:
- Cucina con una superficie minima di 16 mq, piastrellata sino a
metri 2 di altezza a partire da terra, attrezzata per la preparazione dei pasti;
- Soggiorno/pranzo di ampiezza adeguata; - Stanza per il medico; -
Stanza per i colloqui psicologici e sociali; - Infermeria; - Stanza per
il time out; - Sala riunioni - salone attrezzato per studio (scrivanie e
sedie), lettura, musica, TV; - Spazi per laboratori e attività (che possono
del tutto o in parte essere condivisi con struttura residenziale; - Servizi
igienici: separati per sesso, adeguati per i disabili e differenziati per
operatori e utenti; i servizi igienici per gli utenti devono essere dotati anche
di doccia; - Temperatura confortevole, sia d’inverno sia d’estate
(riscaldamento, climatizzazione); - Automezzi propri o condivisi con la
struttura residenziale; - Manutenzione ordinaria e straordinaria.
7. SICUREZZA:
La struttura non deve dare immediatamente sulla strada,
soprattutto se di grande traffico; - Non deve essere collocata a piani alti
(pianterreno, primo piano); - Le porte dei bagni devono poter essere chiuse
con chiave, ma apribili dall’esterno (solo con intervento dell’operatore); -
L’arredamento deve essere ignifugo, senza oggetti pericolosi, ma solido per
poter resistere a eventuali attacchi distruttivi dei pazienti; - Porte e
serramenti devono essere robusti, che possano essere eventualmente chiusi a
chiave dagli operatori nel caso di gravi situazioni di necessità; - Finestre
con meccanismi di chiusura di sicurezza; - I coltelli e gli oggetti
acuminati, nonché eventuali attrezzi di lavoro per il giardino o simili, o
detersivi, devono poter essere tenuti in ambienti chiusi a chiave con il
controllo degli operatori; - E’ opportuno che la cottura dei cibi avvenga
tramite piastre elettriche, eliminando il gas nella struttura; il gas metano
andrebbe utilizzato solo per il riscaldamento; - I vetri debbono essere
antisfondamento; Deve inoltre essere garantito il rispetto delle normative
vigenti per quanto riguarda: - protezione antisismica - protezione
antincendio - protezione acustica - sicurezza elettrica e continuità
elettrica - sicurezza antinfortunistica (D. lgs. 626/94 e ss.mm. e ii.)
- igiene dei luoghi di lavoro - eliminazione delle barriere
architettoniche - smaltimento dei rifiuti (inclusi eventuali rifiuti
speciali se vi è uso di farmaci) - sicurezza degli impianti.
8. ORGANIZZAZIONE:
Organi invianti: i Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza territoriali - cooperazione con tutte le risorse pubbliche
e private e con le associazioni - coordinamento con gli altri servizi per
adolescenti dell’area socio-assistenziale e sanitaria Devono esistere
procedure e protocolli scritti su: - rapporti con servizi invianti -
accoglienza - rapporti con la famiglia - dimissione - interruzioni
- emergenze - modalità di raccolta e conservazione della documentazione
clinica - modalità di gestione di situazioni di emergenza - modalità di
valutazione dell’andamento e degli esiti con formulazione di indicatori per la
valutazione della efficacia del trattamento - reperibilità del medico NPIA
della struttura nelle ore di apertura della stessa - deve essere previsto un
momento semestrale di sintesi, programmazione e verifica organizzativa della
struttura, in cui analizzare il periodo trascorso e definire gli obiettivi per
il successivo - adozione di un Regolamento Interno del Centro, elaborato nel
rispetto di quanto definito sopra - nel progetto terapeutico, stilato
dall’equipe allargata, andranno definite le modalità di inserimento, gli
obiettivi, i tempi, la durata dell’intervento e i dettagli della collaborazione
con famiglia, comune di residenza, NPIA territoriale - gli utenti (genitori
o tutori e ospiti se maggiorenni) devono conoscere le modalità di funzionamento
del centro (Regolamento Interno), condividere gli obiettivi del progetto
terapeutico e sottoscrivere un “consenso informato” devono esistere i
seguenti protocolli d’intesa: - con i Servizi di NPIA territoriali (servizi
del territorio all’interno del quale è collocata la struttura semiresidenziale,
servizi territoriali di NPIA invianti) - con i Servizi socio-assistenziali
degli Enti Locali - con il SERT - con il Sistema Giudiziario - con
il Sistema Scolastico - con le Organizzazioni del Terzo settore - con la
Medicina di Base di riferimento e/o di competenza - con il 118 ed il Pronto
Soccorso per la gestione delle urgenze - orari di apertura della struttura
estremamente flessibili a secondo delle necessità.
9. PERSONALE:
- Equipe multidisciplinare di operatori esperti di età evolutiva
in rete con le Unità Operative territoriali di NPIA; - massima stabilità del
personale e basso turn over; - Neuropsichiatra Infantile: 6 ore settimanali;
- Psicologo: 6 ore settimanali; - n. 1 Responsabile della struttura
(educatore professionale o tecnico della riabilitazione psichiatrica o
assistente sociale); - n. 6 Tecnici riabilitazione psichiatrica o Educatori
professionali, a copertura di tutte le ore di attività; - Infermieri: n.1
presente per tutte le ore di attività; - Operatori socio-sanitari: n.1
presente per tutte le ore di attività; - n. 1 Ausiliario sociosanitario
addetto alle pulizie; - Personale dedicato al servizio trasporto ed al
servizio mensa, qualora detti servizi non siano affidati all’esterno; -
Esperti per le attività di laboratorio;
Nel caso di struttura articolata su due sedi da 10 posti, il
personale di cui sopra deve essere equamente distribuito al 50% tra le due
articolazioni; Possibile presenza di tirocinanti, che, in ogni caso, non
possono essere conteggiati nel raggiungimento degli standard di personale;
Possibile presenza di volontari e obiettori di coscienza, purché
adeguatamente e preventivamente formati. Entrambi non possono essere conteggiati
nel raggiungimento degli standard di personale; Piano della formazione degli
operatori, sia all’avvio della struttura, sia permanente.
Art. 3Determinazione del fabbisogno 1. A modifica ed integrazione del Regolamento
Regionale n. 3/2006, l’art. 1, sub A, dopo la lett.e), è così integrato:
c) Strutture residenziali e semiresidenziali terapeutiche dedicate
per il trattamento extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in
preadolescenza e adolescenza
Il fabbisogno viene determinato come segue:
ASL Bari
- n. 3 strutture residenziali, allocate, sul
territorio della ASL, a nord, al centro ed a sud - n. 4 strutture
semiresidenziali, di cui una a nord, una al centro, una nell’area ovest, una
nell’area sud
ASL BT
- n. 1 struttura residenziale allocata al centro
della ASL - n. 2 strutture semiresidenziali, di cui una nella zona interna
ed una sulla litoranea
ASL Brindisi
- n. 1 struttura residenziale
allocata al centro della ASL - n. 2 strutture semiresidenziali, di cui una
allocata nell’area nord ed una nell’area sud
ASL Foggia
- n. 3 strutture
residenziali, allocate, sul territorio della ASL, a nord, al centro ed a sud
- n. 3 strutture semiresidenziali, allocate, sul territorio della ASL, a
nord, al centro ed a sud
ASL Lecce
- n. 3 strutture residenziali,
allocate, sul territorio della ASL, una al centro, una a sud, una nell’area nord
ionica - n. 3 strutture semiresidenziali, di cui una al centro, una a sud,
una nell’area nord ionica
ASL Taranto
- n. 1 struttura residenziale
allocata al centro della ASL - n. 2 strutture semiresidenziali, di cui una
al centro e l’altra nell’area ovest della ASL
Art. 4Verifiche e sanzioni 1. Le verifiche sul rispetto delle disposizioni di legge, sul possesso e sulla
permanenza dei requisiti generali e di quelli strutturali, tecnologici e
organizzativi specifici sono effettuate dai Dipartimenti di Prevenzione, di
concerto con i Dipartimenti di Salute Mentale della ASL competente per
territorio, ai sensi della L.R.
28 maggio 2004, n. 8 e ss.mm. e ii.
Art. 5Norma di rinvio 1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento, si rinvia
alla normativa regionale vigente in materia, ed in particolare alla L.R.
8/2004 e ss. mm. e ii. e al Regolamento
Regionale n. 3/2005 e ss. mm. e ii., e alla normativa nazionale vigente in
materia.
Art. 6Norma abrogativa 1. Il presente Regolamento abroga e sostituisce i Regolamenti
Regionali n. 9 del 10 febbraio 2010 e n.
9 del 18 aprile 2014.
Disposizioni finali Il presente Regolamento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione
Puglia ai sensi e per gli effetti dell’ art.
53 comma 1 della L.R.12/05/2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”.E’
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come Regolamento
della Regione Puglia.
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