Per effetto delle variazioni di cui al precedente articolo, l ammontare complessivo dell entrata e della spesa dello stato di previsione del bilancio per l esercizio finanziario 1983 risulta aumentato di lire 18.881.645.464= in termini di competenza e ridotta di L. 68.436.943.313= in termini di cassa.

Il bilancio di previsione per l esercizio finanziario 1984 indichera le somme per la realizzazione dei programmi e dei progetti di cui alla legge regionale 17 giugno 1983, n. 8, non definiti nell esercizio 1983.

L adozione degli atti amministrativi disciplinati dal secondo e terzo comma dell art. 10 della legge regionale 17 giugno 1983, n. 8 e condizionata all approvazione di specifiche leggi regionali attuative degli interventi di cui agli artt. 5, 6, 7 e 9 della medesima legge.

A tal fine, il fondo per la realizzazione degli interventi previsti dal precedente comma, disciplinato dalla lett. a) dell art. 4 della presente legge regionale n. 8 del 17 giugno 1983, e da configurarsi quale fondo globale, non direttamente utilizzabile nell anno 1983 per imputazione diretta degli atti di spesa.

Per il finanziamento del Piano urbanistico territoriale di cui all art. 2 della predetta legge regionale n. 8 del 17 giugno 1983 e istituito nel bilancio di previsione per l esercizio finanziario 1983 il Cap. 01306 con uno stanziamento pari a 3 miliardi di lire, così modificando  la dotazione finanziaria dello stesso art. 2 della LR n. 8 del 17 giugno 1983.

La Giunta regionale determina annualmente, per le case di cura, le diarie giornaliere di degenza diverse dalla fascia << C >>, gli oneri di natura non sanitaria a carico degli assistiti, le quote rimborsabili per le prestazioni di assistenza ospedaliera a regime indiretto.

Alla liquidazione delle quote rimborsabili e delle contabilita mensili per l assistenza convenzionata provvede la Giunta regionale, accertata la disponibilita della relativa quota del Fondo sanitario assegnato alla Regione a norma dell art. 51 della legge 23/ 12/ 1978, n. 833, con periodicita trimestrale, facendo salva la possibiita di acconti mensili, anche con provvedimento dell assessore regionale alla Sanita, nella misura dell 85%.

La lettera b) del punto 2) dell art. 2 della L. R. 3/ 7/ 1979, n. 40 e così sostituita:

<< b) all intervenuta autorizzazione di cui alla precedente lettera a) rilasciata dall assessore regionale alla Sanita, sentito il parere di un collegio medico composto da tre sanitari in servizio presso la Regione. In casi particolari il collegio medico puo avvalersi della consulenza di un primario ospedaliero o di un docente universitario  indicati dall Assessore regionale alla Sanita per settore patologico >>.

Sugli stanziamenti recati dalla presente legge saranno assunti i relativi impegni, per la competenza 1983, entro i termine di venti giorni dalla data della sua entrata in vigore.