Regolamento Regionale 5 dicembre 2000, n. 2 Regolamento di organizzazione del Gabinetto del Presidente della Giunta regionale.
Art. 1E’ costituito, ai sensi della L.R. 7/97 art. 7 co.6, il Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, struttura autonoma che opera, con funzioni di ausiliarietà, per l’esercizio delle attività Istituzionali del Presidente e con compiti di raccordo e coordinamento dell’attività complessiva della Regione per la realizzazione degli obiettivi programmatici.
Art. 2Il Capo di Gabinetto, nell’ambito delle competenze attribuitegli dall’art. 7 co. 6, della L.R. 7/97 e dell’art. 21 della L.R. 18/74, svolge le funzioni del Dirigente Coordinatore di Area, nei termini di cui all’art. 12 della L.R. 7/97, avvalendosi di una propria unità operativa, con funzioni di Segreteria Tecnica, e dei seguenti Settori:
- Servizi generali
- Comunicazione istituzionale
- Rapporti Istituzionali
- Attuazione del Programma di Governo.
A supporto delle attività proprie del Gabinetto, il Presidente può nominare suoi Consiglieri nel numero massimo di quattro per le aree giuridica, amministrativa, economica, internazionale.
L’incarico di Consigliere è conferito dal Presidente, sentito il Capo di Gabinetto, a soggetti in possesso di notevole e specifica esperienza professionale.
Ai Consiglieri del Presidente, se esterni all’Amministrazione regionale (sulla base di un contratto individuale di diritto privato) è attribuito un compenso mensile pari alla retribuzione massima tabellare spettante ai Dirigenti regionali responsabili di settore, secondo le misure stabilite dal CCNL di categoria e dalla regolamentazione regionale, oltre al rimborso delle spese per missioni e trasferimenti secondo le misure in vigore. Se appartenenti al personale in servizio sarà corrisposta una indennità mensile massima pari a quella dei Dirigenti di Settore.
Art. 3Settore Servizi generali Il Settore sovrintende alle funzioni formali di rappresentanza, agli impegni protocollari e alle relazioni esterne del Presidente con Istituzioni pubbliche e private; attende alle concessioni di patrocinio, adesioni e contributi previsti dalla L.R. 34/80 e alla organizzazione di manifestazioni; attende a tutte le attività finalizzate ad assicurare l’efficiente esercizio della funzionalità ed idoneità logistica e strutturale degli ambienti, delle attrezzature, delle risorse strumentali e di supporto.
Il Settore si articola in quattro Uffici:
- Affari del Cerimoniale; - Posta e protocollazione, archivio, riproduzione e catalogazione documentale; - Economato, cassa, approvvigionamento e magazzino della cancelleria e degli stampati, servizi telematici e di rete, impiantistica, manutenzione generale; - Uffici Servizi Comuni e Gestione del contenzioso del Lavoro. Funzioni, compiti, procedure e processi di funzionamento riguardanti le strutture di cui innanzi sono stabiliti dal Dirigente di settore mediante propri atti dispositivi.
Art. 4Comunicazione Istituzionale Al Settore sono demandate:
- le competenze giuridico-amministrative dirette ad assicurare assistenza al Presidente nell’espletamento degli atti a lui direttamente attribuiti dalle leggi, curandone il procedimento approvativo e relazionando sulla applicazione o eventuale modifica delle norme che investono la sua competenza; - le attività finalizzate ad assicurare una corretta e tempestiva comunicazione istituzionale, rendendo accessibili le informazioni e la documentazione riguardante le attività e il funzionamento della Regione Puglia. Tanto al fine di migliorare il rapporto con i cittadini, con le espressioni della realtà regionale, attraverso ogni utile impulso finalizzato ad attivare e sollecitare i riferimenti istituzionali e le strutture amministrative regionali per il perseguimento del principio di trasparenza e di giustizia. Il Settore si articola in quattro Uffici:
- Leggi e Decreti e Atti del Presidente; - Relazioni con il Pubblico; - Addetto Stampa; - Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Funzioni, compiti, procedure e processi di funzionamento riguardanti le strutture di cui innanzi sono stabiliti dal Dirigente di Settore mediante propri atti dispositivi.
Art. 5Settore Rapporti Istituzionali Al Settore sono demandate le attività finalizzate:
- ad assistere e supportare il Presidente della Giunta nella funzione di componente del Comitato delle Regioni d’Europa (Art. 198/A del Trattato di Maastricht), della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, della Conferenza Stato-Regioni, della Conferenza Unificata. In tale veste cura il necessario coordinamento con gli uffici e servizi regionali interessati alle specifiche tematiche; - a curare i rapporti istituzionali, con le diverse articolazioni strutturali dell’Unione Europea, del Consiglio d’Europa, dei livelli centrali dello Stato, con i Rappresentanti delle realtà istituzionali, sociali ed economiche presenti sul territorio regionale, con gli Stati esteri. Il Settore si articola in quattro Uffici:
- Rapporti con le Istituzioni dell’Unione Europea - con sede a Bruxelles (Legge n. 52 del 6.02.1996 art. 58 c. 4) - Delegazione romana di rappresentanza (L.R. 31.05.1980, n. 53); - Rapporti con la Realtà Regionale; - Rapporti Internazionali - (D.P.R. 31 marzo 1994). Funzioni, compiti, procedure e processi di funzionamento riguardanti le strutture di cui innanzi sono stabiliti dal Dirigente di settore mediante propri atti dispositivi.
Art. 6Settore Attuazione del Programma di Governo Al Settore sono demandate le attività finalizzate a supportare l’azione del Presidente nella realizzazione degli obiettivi programmatici.
Il Settore si articola in tre Uffici:
- Rapporti con il Consiglio Regionale; - Statistico; - Monitoraggio Politiche Settoriali e Documentazione. Funzioni, compiti, procedure e processi di funzionamento riguardanti le strutture di cui innanzi sono stabiliti dal Dirigente di settore mediante propri atti dispositivi.
Art. 7Disposizione finale
Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento, si applicano le disposizioni di cui alla L.R. 7/97, nelle more della ridefinizione di un nuovo modello organizzativo in linea con le innovazioni introdotte dopo l’emanazione della citata legge.
|