Legge Regionale 7 gennaio 1987, n. 3 Piano stralcio per il riordino e il miglioramento della produzione tabacchicola pugliese.(1)
(1) Legge abrogata dalla l.r. 32/99, art. 12 Art. 1(2) [E approvato l allegato Piano stralcio per il riordino e il miglioramento della produzione
tabacchicola pugliese che fa parte integrante della presente
legge.]
(2) Legge abrogata dalla l.r. 32/99, art. 12
Art. 2(3) [Le azioni del piano sono
rivolte:
1) alla sperimentazione, alla
divulgazione e all ammodernamento strutturale concernente la coltivazione e
cura del tabacco nonche alla innovazione tecnologica;
2) al recupero qualitativo e
all ammodernamento varietale;
3) alla lotta fitosanitaria e
all acquisto di anticrittogamici, concimi e sementi
selezionati.
I benefici di cui al precedente
comma sono riservati ai produttori singoli o associati.
Le Amministrazioni Provinciali,
avvalendosi degli Ispettorati Provinciali dell Agricoltura competenti per
territorio, provvederanno al coordinamento, alla istruzione e alla liquidazione
dei contributi previa acquisizione di idonea documentazione degli interventi
effettuati.]
(3) Legge abrogata dalla l.r. 32/99, art. 12
Art. 3(4) [Alle azioni di cui all art. 2
viene destinata la somma di L. 8 miliardi.
La restante somma di L. 3
miliardi sara utilizzata per interventi
di riordino e risanamento della cooperazione tabacchicola, previa ricognizione e
valutazione da parte dell Assessorato regionale all Agricoltura dello stato
economico, finanziario e gestionale.]
(4) Legge abrogata dalla l.r. 32/99, art. 12
Art. 4(5) [Alla spesa prevista dalla
presente legge si fara fronte con lo stanziamento previsto al cap. 0408610 del
Bilancio annuale di previsione per l esercizio 1986, interamente disponibile.]
(5) Legge abrogata dalla l.r. 32/99, art. 12
Allegato PIANO STRALCIO PER IL RIORDINO
E MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE TABACCHICOLA PUGLIESE
PREMESSE
La coltivazione del tabacco
viene praticata nella nostra Regione essenzialmente nel Salento dove assume
valore strategico non solo sul piano strettamente economico (il valore della
produzione si colloca intorno ai 200 miliardi di lire, il 5% circa della PLV
regionale) ma anche su quello sociale per l elevato grado di attivita che essa
offre, La Puglia fornisce circa il 90% della produzione italiana di tabacchi
levantini ed impegna l attivita lavorativa di circa 30 mila famiglie
coltivatrici; con un volume di lavoro valutato in circa 30 milioni di ore
lavorative, compresa la fase di prima lavorazione delle
foglie.
I problemi della
tabacchicoltura pugliese sono da tempo alla particolare attenzione degli organi
regionali; tant e che a piu riprese, anche in coincidenza con momenti di
crisi di mercato, la Regione e intervenuta per sostenere l attivita
tabacchicola.
Si ricordano a questo proposito
i seguenti provvedimenti:
- LR n. 38 del 29- 6- 79, all
articolo 8 prevede un contributo in conto capitale nella misura del 50% del
valore di acquisto di macchine per la semina e la raccolta del tabacco da
assegnare a coltivatori diretti singoli o associati.
- LR n. 33 del 22- 6- 81 che
rifinanzia la legge regionale n. 28/ 75 e che all articolo 20 assegna 5
miliardi di lire, quale contributo per il miglioramento e l incremento delle
colture da rinnovo, per la campagna tabacchicola 1981.
- LR n. 16 del 21- 12- 1972,
con riferimento alla legge nazionale n. 910 del 27- 10- 1966 art. 11, per l
ottenimento del prestito di esercizio a tasso agevolato per spese di
coltivazione e trasformazione del tabacco;
- LR n. 5 del 17- 2- 1977, che
prevede prestiti a tasso agevolato per la corresponsione dell acconto sul
prodotto conferito da soci di cooperative, modificata dalla legge regionale n.
51 del 31- 8- 1981 avente per finalita lo sviluppo della commercializzazione
dei prodotti agricoli, la quale consente di prolungare i prestiti di cui alla
legge regionale n. 5/ 77 sino a 18- 24 mesi, ove richiesto da esigenze di
mercato.
- LR n. 54 del 31- 8- 1981:
Programmi regionali si sviluppo agricolo e forestale ai sensi della legge 27-
12- 1977 n. 984, che prevede anche misure per lo sviluppo della tabacchicoltura
anche in attuazione del piano specifico della
Quadrifoglio , compresi i contributi a fondo perduto per l acquisto di
trattrici destinati ad azionare le macchine operatrici, a favore di organismi
associativi regolarmente costitutivi e composti in prevalente da imprese
famigliari diretto - coltivatrici.
- Infine per il ripianamento
delle passivita pregresse, le cooperative hanno potuto avvalersi delle Leggi
Regionali n. 51/ 75 e n. 20/ 79, rifinanziate dalla piu recente legge regionale
n. 4/ 85.
Le predette misure pur avendo
favorito la ripresa del mercato nei momenti di crisi, non sono riuscite a
incidere sui modi strutturali della tabacchicoltura pugliese, almeno per due
fattori fondamentali; il primo di natura endogena, il secondo collegato al
mercato internazionale.
Per quanto si riferisce al
primo ostacolo, e da rilevare che la tabacchicoltura, cessato il periodo del
Monopolio di Stato (1970), non ha potuto contare su un efficace supporto
tecnico, necessario per adeguare la produzione alle esigenze del mercato e per
mantenere elevanti standards qualitativi; e mancato non solo l apporto dei
servizi pubblici di assistenza tecnica, ma anche una capacita organizzativa da
parte delle stesse Associazioni dei Produttori, pur in presenza degli incentivi
regionali prima descritti, destinati a favorire l aggregazione dei coltivatori.
Invero s e registrato nell ultimo ventennio un rilancio del movimento
cooperativo, teso a soppiantare le vecchie ditte concessionarie
nella fase di prima trasformazione del tabacco sciolto; ma non sempre
la cooperazione e riuscita a coagulare in via permanente l offerta e quindi,
in alcuni casi, e andata incontro ad insuccessi per notevoli indebitamenti
finanziari.
Ma la causa prima delle
difficolta del settore risiede nelle vicende mercantili, caratterizzate da una
offerta sempre piu abbondante di tabacco, a fronte di una domanda saldamente
concentrata in pochissime mani (le multinazionali del tabacco) le quali
generalmente operano sul mercato in regime di piena liberta, approvvigionandosi
di volta in volta da chi offre la merce a condizioni di prezzo piu vantaggiose,
Lo scadimento qualitativo piu
volte denunziato dalle industrie di trasformazione e stato qualche volta
favorito anche da tali industrie, nel momento in cui, per particolari vicende di
mercato, hanno trovato conveniente acquistare anche qualita scadenti a prezzi
superiori a quelli fissati dalla stessa Comunita Europea.
Un disordine mercantile,
insomma, che ha in un certo sento diseducato il coltivatore
inducendolo verso pratiche agronomiche non sempre razionali e comunque tendenti
ad accrescere il rendimento a scapito della qualita del
prodotto.
Le regole di mercato stabilite
dalla Comunita Europea all interno della sua area hanno in sostanza seguito la
logica del mercato mondiale tutelando i coltivatori comunitari attraverso premi
di coltivazioni e << restituzioni >> alle esportazioni, al fine di
consentire lo smaltimento delle eccedenze sul mercato
mondiale.
Ma l aspetto piu singolare e
che la Comunita, anche dopo l ingresso di Spagna e Portogallo rimane
deficitaria per quanto attiene alle necessita delle proprie manifatture e
quindi ha bisogno di attingere sul mercato mondiale. Tuttavia la composizione
varietale della produzione interna non corrisponderebbe alle esigenze del
consumo.
Per le motivazioni innanzi
accennate e per consentire il rilancio della tabacchicoltura salentina, la
Giunta regionale con provvedimento n. 6696 del 23.7.1984, ha affidato all Ente
di Sviluppo Agricolo, ai sensi della legge regionale n. 32/ 77, la formulazione
di un piano di settore per la tabacchicoltura , teso a un
organico sviluppo dell importante comparto produttivo.
Nelle more della definizione
del predetto piano, allo scopo di sovvenire alla piu recente crisi di mercato,
il Consiglio regionale ha stanziato per il 1986 la somma di lire 11 miliardi da
utilizzare per misure di riordino e miglioramento della produzione tabacchicola,
con particolare attenzione alle forme associative.
Si tratta ora di definire le
azioni da sviluppare in relazione al dettato dell articolo 16 della legge
regionale n. 4 del 19 febbraio 1986.
OBIETTIVI
Le azioni da intraprendere
devono essere finalizzate essenzialmente a quattro obiettivi:
1 - riduzione dei costi di
produzione della tabacchicoltura;
2 - miglioramento qualitativo
degli standards produttivi;
3 - opportuna riconversione
varietale tendente a compatibilizzare il ventaglio produttivo con le esigenze
dell industria di trasformazione;
STRUMENTI
Strumento fondamentale dell
azione di rilancio della tabacchicoltura pugliese saranno le associazioni dei
produttori che dovranno operare in stressa collaborazione con gli istituti
scientifici di ricerca, attraverso una opportuna rete di servizi reali quale
tramite fra l innovazione tecnologica e la pratica colturale.
Alla Regione, oltre all azione
di promozione finanziaria, e riservato il compito di sovraintendere, coordinare
e controllare l attuazione del piano, anche attraverso processi periodici di
feedback al fine di adeguare l azione regionale in corso d opera.
A tale riguardo viene
costituito un Comitato regionale peri problemi tabacchicoli con compiti
consultivi e propositivi che ha sede presso l Assessore regionale all
Agricoltura ed e così
composto:
- dall Assessore regionale
all Agricoltura o suo delegato;
- da Presidente dell
Amministrazione provinciale di Lecce o da un suo delegato;
- da tre rappresentanti delle
Organizzazioni Professionali piu rappresentative a livello regionale;
- da tre rappresentanti delle
Organizzazioni sindacali dei lavoratori;
- da un rappresentante di
ciascuna Associazione dei produttori tabacchicoli, riconosciuta ai sensi della
normativa vigente;
- da un rappresentante delle
Associazioni delle cooperative agricole;
- da un rappresentante dell
Associazione degli Industriali trasformatori;
- da due consiglieri di
amministrazione dell ERSAP;
- da un rappresentante dell
AIMA – sezione Tabacco;
- da un rappresentante dell
Azienda dei Monopoli di Stato;
- da un rappresentante dell
Istituto Sperimentale per la tabacchicoltura.
Il Comitato e chiamato a
pronunziarsi sui programmi e sulle procedure che verranno definite con
riferimento all utilizzazione dei fondi relativi al piano tabacchicolo.
Il Comitato viene convocato
dall Assessore all Agricoltura ogni volta che nasce l esigenza di verificare
lo sviluppo delle attivita e di formulare nuove proposte.
AZIONI
Le azioni prevedibili per l
attuazione del piano si dividono in quattro gruppi:
A) attivita di ricerca e
sperimentazione applicata sia per mettere a punto i risultati del programma CEE
gia svolto, sia per verificare le possibilita di riconversione varietale verso
i tipi di tabacco piu richiesti dal mercato;
B) servizi reali a favore della
tabacchicoltura allo scopo di favorire assistenza tecnica e finanziaria agli
operatori agricoli;
C) incentivi per l
acquisizione di macchine ed attrezzature per la coltivazione e la cura del
tabacco, nonche di mezzi tecnici di produzione, in particolare sementi e
concimi;
D) attivita di riordino e di
risanamento della cooperazione agricola, sulla base di rigorosi criteri di razionalita e con il determinante
concorso finanziario dei soci interessati.
A) Attivita di ricerca e
sperimentazione:
L Istituto sperimentale per la
Tabacchicoltura ha predisposto da tempo un programma finalizzato al
miglioramento qualitativo e alla riduzione dei costi di produzione dei tabacchi
orientali, nonche all introduzione in Puglia di altre varieta di tabacco. L
Attivita di ricerca e dettagliata nell allegato 1.
Si propone di finanziare il
primo anno di tali ricerche per una spesa complessiva di 250 milioni di lire (e
prezzi attuali). L attivita di ricerca sara regolata da apposita convenzione
fra la Regione Puglia e l Istituto Sperimentale per il Tabacco e comportera il
coinvolgimento dei servizi di assistenza tecnica della Regione nonche di quelli
che saranno costituiti in seno alle Associazioni dei Produttori.
B) Servizi reali a favore della
Tabacchicoltura:
La Regione finanzia per il
prossimo triennio l attivita di assistenza tecnica a favore dei coltivatori di
tabacco, svolta dalle associazioni dei produttori e dalle cooperative di prima
trasformazione costituite fra i coltivatori stessi.
Tale attivita dovrebbe essere
organizzata impiegando un tecnico agricolo, a tempo pieno, per ogni 5.000
quintali di tabacco prodotto con il
compito di seguire le diverse fasi di coltivazione e di fornire consigli tecnici
in ordine:
a) all analisi dei terreni per
l individuazione delle piu idonee formule di concimazione;
b) alla difesa fitosanitaria e
alla lotta alle malattie svolta in forma collettiva;
c) alla lotta ai nematodi;
d) all analisi delle acque
impiegate per l irrigazione;
e) alla istituzione di campi
dimostrativi, di campi pilota e di campi di confronto varietale;
f) all impiego di appropriate
tecniche colturali nella formazione dei semenzai, nella intensita di
investimento, nella raccolta ed essiccazione delle foglie.
I tecnici impiegati nelle
predette attivita assisteranno i coltivatori di tabacco nelle operazioni di
stima e di consegna del prodotto all opificio di prima
trasformazione.
Il reclutamento dei tecnici
agricoli (laureati in scienze agrarie, periti agrari e agrotecnici) avverra
sulla base di una selezione per titoli ed esperienza gia acquisita. Sara data
priorita ai giovani che hanno seguito i corsi di divulgazione svolti dal
CIFTA.
Ai prescelti verra fatto
frequentare un corso di qualificazione di tre mesi in tabacchicoltura.
La Regione finanziera le
associazioni e le Cooperative per un trattamento economico a favore dei predetti
divulgatori, parificato al livello nazionale del contratto collettivo degli
impiegati agricoli nella seguente misura:
100% il primo anno, 80% il
secondo anno, 60% il terzo anno.
La Regione finanziera per un
solo anno le spese occorrenti per l attivita di assistenza tecnica consistenti
nelle analisi dei terreni, nei trattamenti antiparassitari svolti in forma
collettiva, nella disinfestazione dei terreni dai nematodi, nelle analisi delle
acque, nella istituzione di campi dimostrativi.
Gli Organismi interessati
presenteranno apposito programma per l attivita da svolgere a beneficio dei
loro soci.
C) Mezzi tecnici e mezzi
strumentali per la coltivazione e la cura del tabacco. Si prevede la concessione di contributi a fondo perduto:
a) fino al 50% della spesa
complessiva per l impiego di seme selezionato;
b) fino all 80 per cento della
spesa complessiva per la somministrazione di concimi sulla base delle
indicazioni fornite dai servizi di assistenza tecnica;
c) fino al 60% per l acquisto
di macchine motoperatrici: motocoltivatori, trapiantatrici, macchine per i
trattamenti antiparassitari, piccoli impianti d irrigazione. La spesa
ammissibile non potra superare l importo di lire 10 milioni per ettaro
coltivato a tabacco;
d) fino al 50% della spesa per
l acquisizione di serre termo - elettroventilate o altre attrezzature moderne
per la cura del tabacco ed un prestito quinquennale a tasso agevolato sulla
differenza della spesa.
Gli incentivi di cui alle
lettere a), b), e) e c) saranno limitati ad un massimo di ettari 3 investiti a
tabacco per ogni azienda.
L ammissibilita del
contributo di cui al punto d) e subordinata all acquisizione di strutture e
tipologie di sicuro affidamento sotto il
profilo funzionale e alla disponibilita di una superficie coltivata a tabacco,
anche in forma associata, in grado di utilizzare l attrezzature a pieno
regime.
D) Riordino e risanamento della
cooperazione
L argomento merita una
particolare attenzione a motivo delle implicazioni di ordine economico e sociale
che esso comporta.
La cooperazione tabacchicola ha
avuto un rilevante impulso a partire dagli anni 70 ed e andata a occupare gli
spazi lasciati vuoti dai vecchi concessionari di coltivazione
nel momento in cui la liberalizzazione del Monopolio e l instaurazione del
regime comunitario hanno generato una profonda modificazione della struttura
mercantile del comparto.
Le cooperative, dunque, hanno
assolto una importante funzione a beneficio dei coltivatori e per questo hanno
ricevuto una particolare attenzione da parte della Regione che ne ha incentivato
la realizzazione delle strutture, nonche la gestione associata fornendo i
capitali occorrenti, sia per le spese di conduzione che per gli acconti ai soci
conferenti.
Le vicende mercantili cui si e
fatto cenno all inizio della presente esposizione, ma soprattutto l
inevitabile fase di rodaggio per il consolidamento delle funzioni associative,
hanno portato a risultati gestionali delle cooperative tabacchicole spesso
deficitarie, vanificando il principio associativo della liquidazione
del prezzo del prodotto, sulla base della formula ricavi meno costi. In
altre parole, gli amministratori delle cooperative non hanno potuto liquidare il
prezzo del prodotto conferito sulla base dei risultati gestionali, ma hanno
dovuto corrispondere prezzi correnti di mercato provocando sbilanci economici a
fine gestione.
L argomento e complesso e non
sembra opportuno soffermarsi ulteriormente su di esso in questa sede; cio che
si intende affermare ed affrontare con il presente piano stralcio e l esigenza
di un riordino e di un rilancio della cooperazione tabacchicoltura basato sui
seguenti principi:
1 - riesame complessivo della
rete delle strutture cooperative, finalizzato all accertamento dell adeguata
distribuzione sul territorio degli impianti e di una loro equilibrata presenza
che consenta volumi di operativita compatibile con le potenzialita operative
degli stessi. Da tale verifica potrebbe emergere l opportunita di confluenza
di due o piu organismi cooperativi di uno solo, al fine di sfruttare appieno la
potenzialita operativa dello stesso e realizzare economie di scala;
2 - risanamento finanziario
degli organismi ritenuti validi, attraverso l erogazione di contributi
regionali a fondo perduto per ripianare le esposizioni debitorie. La misura del
contributo sara pari a quella che i singoli soci si impegnano a versare per le
stesse finalita;
3 - impegno di permanenza dei
singoli soci nell organismo cooperativo almeno per un triennio, nonche di
conferimento allo stesso dell intera produzione di tabacco ottenuta; impegno
dell organismo cooperativo di fornire adeguata assistenza tecnica a propri
associati in tutte le fasi di coltivazione della preparazione dei semenzai alla
essiccazione delle foglie; impegno da parte dell organismo cooperativo a fare
ricorso essenzialmente all impiego della mano d opera familiare dei soci per la lavorazione delle fogli di tabacco e a
liquidare il tabacco conferito sulla base del sistema costi -
ricavi.
La Regione a sua volta assume
l impegno di dotare gli organismi cooperativi delle occorrenze finanziarie per
lo svolgimento della loro attivita, attraverso procedure snelle di concessione
dei prestiti al tasso minimo d interesse previsto dalla normativa in vigore, a
favore del movimento cooperativo.
L Ente di sviluppo agricolo e
incaricato di formulare proposte programmatiche alla Giunta Regionale per una
prima azione di risanamento, secondo i criteri prima illustrati e nei limiti
dello stanziamento all uopo riservato.
Condizioni di carattere
generale per l accesso alle agevolazioni previste dal presente piano e che il
coltivatore sottoscriva a tempo opportuno il contratto di coltivazione con la
ditta e l organismo associativo al quale consegnera il tabacco allo stato
sciolto.
PROCEDURE
Punto A): Convenzione tra la
Regione Puglia e l Istituto Sperimentale per il tabacco.
Punto B):Istanza, su carta
legale, delle Associazioni dei produttori e delle cooperative tabacchicole, all
Assessorato regionale all Agricoltura che provvedera, attraverso i suoi organi
tecnici, alla fase istruttoria, all acquisizione del parere del Comitato
regionale per i problemi tabacchicoli e proporra alla Giunta regionale la
concessione del finanziamento necessario per l istituzione dei servizi di
assistenza tecnica.
All atto del finanziamento
verra corrisposta una anticipazione sino al 60% della spesa riconosciuta. L
altro 40% sara erogato a consuntivo.
Punto C):Si richiama a questo
riguardo la legislazione regionale in vigore (legge regionale n. 54 del 31- 8-
1981) che ha delegato alle Amministrazioni provinciali, assistite dagli organi
tecnici regionali, importanti funzioni nel settore dei miglioramenti strutturali
delle aziende agricole. Per altro verso appare quanto mai opportuno investire le
Associazioni dei produttori di tabacco, legalmente riconosciute e le cooperative
tabacchicole dei compiti di predisposizione di piani internazionali per il
miglioramento delle condizioni di coltivazione dei tabacchi levantini. Pertanto,
nulla viene modificato in merito alle procedure per la concessione degli
incentivi di cui alla lettera C) del precedente paragrafo.
La presentazione, l
istruttoria, la concessione e la liquidazione dei contributi regionali si
rifaranno, quindi, a quanto stabilito dagli articoli 6 e 7 della legge regionale
31 agosto 1981, n. 54.
Le istanze, in carta legale,
potranno essere presentate o da singoli coltivatori (piani aziendali) o dalle
Associazioni dei Produttori e dalle Cooperative, entro 60 giorni dalla entrata
in vigore del presente piano, agli Ispettorati Provinciali dell Agricoltura.
Alla scadenza del predetto
termine gli Ispettorati Provinciali dell Agricoltura trasmetteranno all
Amministrazione Provinciale competente e all Assessorato regionale all
Agricoltura un elenco nominativo delle istanze pervenute e delle somme
richieste.
Gli stessi Ispettorati
avvieranno le procedure istruttorie nei termini di legge secondo le disposizioni
impartite dalla Giunta regionale.
La Giunta regionale procedera
all erogazione delle somme occorrenti direttamente alle Amministrazioni
provinciali per gli adempimenti di competenza.
L Amministrazione provinciale
rendicontera alla Regione le somme pagate entro tre mesi dall erogazione.
Punto D):Formulazione delle
proposte programmatiche alla Giunta regionale tramite l Assessorato all
Agricoltura, da parte dell Ente di Sviluppo Agricolo; acquisizione da parte
dell Ente di Sviluppo Agricolo; acquisizione da parte dell Assessorato all
Agricoltura del pare del nucleo valutazione tabacchicolo; decisione della Giunta
regionale ed assegnazione degli interventi proposti ed assentiti.
In caso di inadeguatezza della
disponibilita finanziaria del presente piano, la Giunta regionale indichera
all Ente di Sviluppo le eventuali fonti di finanziamento integrativo.
QUADRO
FINANZIARIO
Viene qui di seguito indicata
una ripartizione di massima della spesa di 11 miliardi di lire recata dal
capitolo 0408610 del bilancio regionale, approvato con legge n. 4 del 19- 2-
1986. Le occorrenze finanziarie per gli anni successivi indicate dal
Piano tabacchicolo che sara presentato nelle stesura definitiva da
parte dell ERSAP, quanto prima.
La Giunta regionale e
autorizzata a variare la ripartizione delle somme rispetto a quella di seguito
riportata, con aumenti o riduzioni sino ad un massimo del 20% degli stanziamenti
imputati alle diverse voci.
RIPARTIZIONE DI
MASSIMA DELLO STANZIAMENTO PER IL 1986 (in milioni di
lire)
1 - Convenzione con l Istituto
Sperimentale per il Tabacco per un biennio di attivita sulla base del programma
predisposto …….250
2 - Svolgimento corsi di
qualificazione per 50 divulgatori a cura dell IST………………………………………………………………… 250
3 - Acquisto mezzi tecnici e
mezzi strumentali (da assegnare alle Amministrazioni
Provinciali)………………………………………. 8.500
4 - Risanamento della
cooperazione tabacchicola (da assegnare all
ERSAP)……………………………………………………………2.000
TOTALE……………………………………………………………………………………………………………………………………….
11.000
PRESUMIBILI EFFETTI DELL
AZIONE INTRAPRESA
Come piu volte evidenziato, la
tabacchicoltura pugliese ha subito una profonda modificazione nell ultimo
quindicennio, a seguito dell abolizione del Monopolio e dell instaurazione del
regime comunitario di mercato.
Le superficie investite a tale
coltivazioni sono passate dai 13.606 ettari del 1971 ai 23.613 ettari del 1976 e
ai circa 17.000 ettari del 1984. Piu sensibili le variazioni sul piano delle
qualita prodotte: dai 130.740 quintali del 1971, si e toccata la punta di
oltre 245.000 quintali nel 1976. Le rese medie di produzione si sono
incrementate negli ultimi anni 25- 30%. Cio e stato determinato certamente dal
progresso tecnologico che ha investito le campagne in linea generale; ma per
quanto riguarda il tabacco, tuttavia, i tecnici hanno rilevato che il
perseguimento di più alte rese produttive ha portato a rilevanti scadimenti
qualitativi.
In seguito a queste
considerazioni, le azioni proposte nel presente piano di stralcio
sono finalizzate sia al contenimento dei costi di produzione sia al
miglioramento degli standars qualitativi. Il conseguimento del primo obiettivo
si riflettera direttamente sul salario del coltivatore che, come e noto, e l
elemento residuale nella differenza tra costi e ricavi.
Per quanto riguarda il secondo
obiettivo, appare indubbio il vantaggio che si conseguira alla sua
realizzazione. Secondo gli esperti, l incremento del 30% delle qualita
superiori A e B di tabacco e la conseguente riduzione della quantita
attribuibile alla classe C, farebbe realizzare un maggior ricavo, stimabile
intorno al 40% in piu del prezzo, nella vendita del prodotto alle
manifatture.
Appare, pertanto, scontata la
convenienza economica di tutta l operazione proposta, riassumibile in un
abbondante recupero a beneficio del coltivatore, della spesa regionale; recupero
che si realizzera gia nel primo anno di operativa del piano, con il
proporzionale incremento della PLV in ambito territoriale, come appunto quello
del Salento, caratterizzato da una rilevante depressione economica.
Il territorio in esame e,
infatti, incluso dalla legge regionale 3/ 86 (art. 15) tra le aree prioritarie
d intervento per azioni integrate.
A questo primo aspetto di
natura economica, si aggiunte poi l importante risultato di una
razionalizzazione del comparto tabacchicolo che, investendo tutte le fasi dalla
produzione alla trasformazione e successiva commercializzazione del prodotto,
con il coinvolgimento diretto dei coltivatori interessati, attraverso le proprie
associazioni, rappresenta, a differenza dei precedenti, un intervento
qualificante che mira ad evitare la formazione di strozzature nell ambito dell
intero processo produttivo del tabacco; strozzature che spesso sono causa di
insuccessi globali.
L attuazione di tali
interventi, infine, potrebbe determinare un ottimo trampolino di lancio per
ulteriori iniziative, nel campo dei servizi di sviluppo agricolo anche per gli
altri comparti produttivi del settore primario della nostra Regione.
ALLEGATO AL PIANO
STRALCIO PER IL RIORDINO E MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE TABACCHICOLA PUGLIESE
ISTITUTO SPERIMENTALE PER IL TABACCO - SEZIONE DI LECCE
Proposta di ricerca N.
1
Titolo della ricerca
Valutazione agronomica e merceologica delle migliori linee di tabacchi orientali
gia costituite dall Istituto Sperimentale per il Tabacco; mantenimento in
purezza e produzione di seme controllato delle suddette linee
.
Motivazioni della ricerca Con
detta ricerca ci proponiamo di valutare, attraverso un adeguato numero di test
aziendali, le risposte quanti - qualitative di un gruppo di linee selezionate,
di tipo Erzegovina, Perustitza, Xanthi yaka, nei diversi ambienti pedoclimatici
del Salento, allo scopo di individuare le zone di coltivazione meglio adatte ad
ogni linea di nuova costituzione. Al tempo stesso ci proponiamo di mantenere in
purezza il seme di base delle suddette linee e
di effettuare la riproduzione del seme controllato da distribuire, in
piccoli quantitativi, a Cooperative e Associazioni di
categoria.
Durata Anni
tre.
1 ANNO
A) Informazioni
metodologiche
Saranno realizzate parcelle di
adeguata ampiezza per la riproduzione controllata del seme di n. 9 linee di tipo
Xanthi yaka, Erzegovina, Perustitza ottenute per selezione nell ambito del
programma CEEMAF (contratto di ricerca 0630) per il miglioramento qualitativo
dei tabacchi orientali italiani.
Si procedera all isolamento
di circa 8.000 piante di seme( gr. 10.000 circa) da impiegare nei test aziendali
dell anno successivo per un totale ha. 21,60 circa.
b) Fabbisogno finanziario Spese
per manodopera L. 24.000.000
Spese per materiali L.
12.000.000
Compenso forfetario all IST L
. 9.000.000
2 ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Allevamento e riproduzione in
purezza di n.9 linee di tipo Xanti yaka, Erxegovina, Purestitza e produzione di
seme come al 1° anno.
Allestimento, in zone tipiche
di coltivazione, di n. 12 campi di test aziendali realizzati secondo un disegno
sperimentale a blocco randomizzato con 3 ripetizioni ogni campo, della
superficie di circa m2 6.000, sara costituito da 3 linee piu testimone
(ecotipo locale) per ciascun gruppo varietale. Parcelle della superficie di m2
500 circa.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
27.000.000
Spese per materiali L.
3.000.000
Spese per maggiori oneri a
coltivatori minori rese per esigenze sperimentali L.
18.000.000
Acquisto campioni di tabacco L.
12.000.000
Spese per manodopera per
lavorazione tabacco L. 12.000.000
Compenso forfetario all IST L.
17.000.000
3 ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Riproduzione di seme in purezza
come al 1° e 2° anno, da mettere a disposizione di Cooperative ed Associazioni
di categoria.
Allestimento di n. 12 campi
esterni per test aziendali come al 1° e 2° anno.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
31.500.000
Spese per materiali L.
4.000.000
Spese per maggiori oneri a
coltivatori e minori rese per esigenze sperimentali L.
20.700.000
Acquisto campioni di tabacco L.
13.800.000
Spese per manodopera per
lavorazione tabacco L. 13.800.000
Compenso forfetario all IST L.
20.700.000
Riepilogo fabbisogno
finanziario
1° anno L.
45.000.000
2° anno L.
89.500.000
3° anno L.
104.500.000
TOTALE L.
239.000.000
Proposta di ricerca N.
2
Titolo della ricerca
Costituzione di nuove linee di tabacco
orientale rispondenti ad un basso indice d impiego di manodopera nelle fasi di
raccolta e cura delle foglie .
Motivazioni della ricerca Le
operazioni di raccolta, condizionamento in filze e cura delle foglie dei
tabacchi orientali costituiscono le fasi colturali piu onerose del ciclo
produttivo, assorbendo, mediamente, oltre la meta delle giornate di lavoro
occorrenti per la coltivazione di un ettaro a tabacco. Con dette ricerche si
vuole giungere alla costituzione di linee di tabacco Erzegovina, Hanthi yaka,
Perustitza aventi caratteristiche di maturazione fogliare tali da consentire la
raccolta in uno o due interventi e la cura in massa in celle
elettroventilate.
Durata Anni
cinque.
1° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazione bio - agronomica di
gruppi di linee di tabacchi aventi caratteri utili ai fini della maturazione
fogliare contemporanea.
Piano di incroci per la
costituzione di F1 fra dette linee e materiale genetico con caratteri agronomici
e merceologici ottimali.
Con schema sperimentale a
blocco randomizzato e 3 ripetizioni, saranno allevate, per ciascun gruppo
varietale, n. 6- 7 linee aventi caratteri agronomici soddisfacenti da
utilizzare per incroci con linee aventi
il carattere jellow .
La superficie impegnata per i 3
campi, sara di m2 3.000 circa; parcelle della superficie di m2 50.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
9.500.000
Spese per materiali (di
laboratorio e di campo) L. 4.500.000
Spese per attrezzature tecniche
di laboratorio L. 3.000.000
Compenso forfetario all IST L.
3.000.000
2° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazioni bio - agronomica e
merceologica degli F1 e costituzione di linee isogeniche diaploidi mediante la
tecnica della coltura in vitro (allevamento in campo di circa 36 ibridi F1 e
linee parentali; allevamento in vitro di piante aploidi da antere delle F1 e
raddoppio del corredo cromosomico per l ottenimento di piante
diploidi).
La valutazione delle F1 e linee
parentali sara realizzata secondo uno schema sperimentale a blocco randomizzato
con 3 ripetizioni.
Superficie di ogni campo: m2
2.000 circa. Superficie complessiva dei 3 campi: m2 6.000 circa.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
17.000.000
Spese per materiali (di
laboratorio e di campo) L. 3.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 5.000.000
Compenso forfetario all IST L.
3.000.000
3° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazioni delle linee
isogeniche diaploidi e piano di incroci e selezione.
La valutazione delle linee
diaploidi sara realizzata in campo adottando uno schema sperimentale a blocco
randomizzato e 3 ripetizioni. Superficie di ogni parcella, m2 30. Superficie di
ogni campo, m2 3.000 circa. Superficie complessiva dei 3 campi, m2 9.000
circa.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
28.000.000
Spese per materiali (di
laboratorio e di campo) L. 4.500.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 7.000.000
Compenso forfetario all IST L.
4.500.000
4° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Ottenimento di linee isogeniche
da piante F1 mediante coltura in vitro; messa a punto della tecnica colturale
piu rispondente alle linee che presentano il carattere maturazione
contemporanea .
Allevamento in campo e
valutazione delle F1 ottenute secondo uno schema sperimentale a blocco su 3
ripetizioni, Superficie parcellare, m2 30. Superficie di ogni campo, m2 3.000
circa. Superficie dei 3 campi, m2 9.000 circa.
Prova di campo per lo studio
della tecnica colturale meglio rispondente alle linee che presentano il
carattere maturazione contemporanea
Con schema fattoriale e 3
ripetizioni saranno saggiate (per ciascuno dei tre gruppi varietali) 3 linee, 3
densita d investimento, 3 dosi di azoto.
Superficie parcellare, m2 30.
Superficie di ogni campo, m2 3.240 circa. Superficie dei 3 campi, m2 9.720
circa.
Rilievi: biometrici (altezza
piante, numero foglie, diametri fogliari, superficie fogliare totale); durata
ciclo vegetativo in un campo (trapianto - fioritura); andamento maturazione
fogliare; andamento processo di cura; produzione foglie a verde e dopo cura;
caratteristica merceologica delle foglie (gradi impiego A, B, C, e F. G.);
composizione chimica (alcaloidi, zuccheri riduttori, azoto totale).
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
41.000.000
Spese per materiali (di
laboratorio e di campo) L. 5.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 6.000.000
Compenso forfetario all IST L.
6.000.000
5° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazione delle linee
isogeniche ottenute e messa a punto definitiva della tecnica colturale.
Per la valutazione genetica
delle linee si ripeteranno le prove come al 3° anno.
Per la definitiva messa a punto
della tecnica colturale, si ripeteranno le prove come al 4° anno.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
46.000.000
Spese per materiali (di
laboratorio e di campo) L. 5.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 5.000.000
Compenso forfetario all IST L.
7.000.000
Riepilogo fabbisogno
finanziario 1° anno L. 20.000.000 2° anno L. 28.000.000 3° anno L. 43.500.000 4°
anno L. 58.000.000 5° anno L. 63.000.000
TOTALE L.
212.500.000
Proposta di ricerca N.
3
Titolo della ricerca
Interventi genetici ed agronomici per l introduzione del Virginia Bright americano in Puglia
.
Motivazioni della ricerca
Ampliamento delle ricerche genetiche ed agronomiche in atto.
Allestimento di campi varietali
esterni, prove agronomiche per la messa a punto della tecnica colturale piu rispondente all ambiente
pedoclimatico pugliese e costituzione di linee
che presentino una tolleranza ambientale ed una adattabilita alle differenti zone
pedoclimatiche.
Scopo della ricerca e quello
di favorire, nelle zone irrigue, la riconversione parziale di alcune varieta di
tabacchi orientali con il Virginia Bright aromatico di cui l Italia e forte
importatrice per la fabbricazione di sigarette di tipo blend americano
.
Durata Anni
cinque.
1° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Ottenimento, mediante la
coltura in vitro di antere, di linee isogeniche dalle F1 costituite.
Valutazione agronomica gia
esistenti e messe a punto della tecnica colturale piu idonea.
L allevamento e la valutazione
delle F1 (circa 15) sara attuato secondo uno schema sperimentale a blocco
randomizzato con 4 ripetizioni; superficie parcellare, m2 40; superficie
del campo, m2 2.400 circa.
Nella valutazione delle F1 e
nella selezione delle linee isogeniche ottenute con biotecnologie, saranno
considerati i caratteri: numero foglie per pianta, superficie fogliare, altezza
pianta, ciclo vegetativo, produzione a verde e dopo cura, caratteristiche
merceologiche e chimiche direttamente correlati con la produzione quanti -
qualitativa della pianta. Inoltre, nelle nuove costituzioni si terra conto
della tolleranza ambientale, con particolare riguardo ai fattori termici ed
idrici.
Messa a punto della tecnica
colturale piu idonea per il tabacco Virginia Bright aromatico. Con disegno
sperimentale a parcelle suddivise e 3 ripetizioni, saranno saggiate 3 cultivar,
3 dosi di azoto e 3 interventi irrigui( m2 350/ ha di acqua) a 40- 70- 100 mm di
ETE calcolata da evaporimetro di classe A.
Superficie di ogni parcella, m2
60, superficie del campo, m2 4.860 circa. Rilievi: biometrici (altezza pianta,
numero foglie, diametri fogliari, superficie fogliare) produttivi (produzione
unitaria a verde e dopo cura), merceologici (% foglie gradi A, B, C e F. G.)
chimici (zuccheri riduttori, alcaloidi, azoto totale).
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
30.500.000
Spese per materiali di
laboratorio e di campo L. 6.000.000
Attrezzature tecniche (bulk -
curing) L. 55.000.000
Compenso forfetario all IST L.
6.000.000
2° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazione di linee isogeniche
da coltura in vitro; piano di incroci tra le linee selezionate; prove
agronomiche.
La valutazione in campo delle
linee isogeniche e le prove agronomiche saranno realizzate con gli stessi schemi
sperimentali del 1° anno.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
41.000.000
Spese per materiali di
laboratorio e di campo L. 5.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 6.000.000
Compenso forfetario all IST L.
7.500.000
3° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazioni di ibridi F1
costituiti; ottenimento di linee isogeniche mediante la tecnica delle colture in
vitro di antere; prove agronomiche.
La valutazione in campo degli
ibridi F1 e le prove agronomiche che saranno realizzate con gli stessi schemi
sperimentali del 1° anno.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
47.000.000
Spese per materiali di
laboratorio e di campo L. 7.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 6.000.000
Compenso forfetario all IST L.
8.000.000
4° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazione e selezione delle
linee isogeniche da colture in vitro ottenute nel 3° anno.
Prima valutazione agronomica e
merceologica delle linee ottenute nel 2° anno e dei migliori ibridi F1
costituiti. Saggi di tolleranza in laboratorio ad alcuni fattori ambientali
(strese termici e idrici). Allestimento
di n. 3 campi esterni utilizzando le migliori linee o cultivar saggiate e gli
indirizzi di tecnica colturale acquisiti.
Le linee isogeniche saranno
valutate con un disegno sperimentale a blocco randomizzato con 3 ripetizioni.
Superficie parcellare, m.2 40.
Superficie del campo, m2 2.500
circa.
I campi confronto varietali
esterni comprenderanno 8- 10 linee costituite e testimone; sara adottato uno
schema a blocco randomizzato con 2 ripetizioni; superficie parcellare, m2 500,
superficie di ogni campo, m2 10.000.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
56.000.000
Spese per materiali di
laboratorio e di campo L. 9.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 7.000.000
Compenso per maggiori oneri a
coltivatori L. 8.000.000
Acquisto campioni di tabacco
curato L. 8.000.000
Compenso forfetario all IST L.
7.500.000
5° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazione agronomica e
merceologica delle piu rispondenti linee isogeniche da colture in vitro e dei
migliori ibridi F1 costituiti.
Saggi di tolleranza in
laboratorio ad alcuni fattori ambientali (stress termici e idrici). Allestimento
di n. 3 campi esterni come al 4° anno.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
30.000.000
Spese per materiali di
laboratorio e di campo L. 6.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 8.000.000
Compenso per maggiori oneri a
coltivatori L. 9.000.000
Acquisto campioni di tabacco
curato L. 7.000.000
Compenso forfetario all IST L.
8.000.000
Riepilogo fabbisogno
finanziario 1° anno L. 97.000.000 2° anno L. 59.500.000 3° anno L. 68.000.000 4°
anno L. 93.500.000 5° anno L. 68.000.000
TOTALE L.
386.000.000
Proposta di ricerca N.
4
Titolo della ricerca
prove di adattabilita e di cura di
tabacco Burley americano .
Motivazione della ricerca La
coltivazione del Burley americano
potrebbe trovare facile inserimento nella struttura agricola salentina
caratterizzata da estrema frammentazione della maglia poderale e una certa
disponibilita di manodopera agricola;
tale varieta potrebbe inoltre sostituire, nelle zone irrigue, la
notevole pressione del tabacco orientale Erzegovina la cui produzione si rileva
in parecchie annate eccedentarie e di qualita non
soddisfacente.
Le prove di cui sopra tendono
ad accertare, in via preliminare se sussiste la possibilita di introdurre nel
Salento la coltivazione del Burley cimato ad alto titolo di nicotina.
Durata Anni
tre.
1° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazione bio - agronomica di
linee e cultivar Burley di tipo americano e allestimento di un campo
catalogo.
Saranno confrontate 10- 11
linee e cultivar di Burley di tipo americano secondo uno schema sperimentale a
blocco randomizzato con 3 ripetizioni; parcelle di m2 100; superficie del campo
m2 3.300 circa. Saranno rilevati quei parametri legati alla produzione
quantiqualitativa e agli aspetti morfo - fisiologici della pianta. Il prodotto
di ogni linea sara valutato sotto l aspetto merceologico e chimico, con
particolare riguardo al contenuto di nicotina.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
15.000.000
Spese per materiali (di
laboratorio e di campo) L. 8.000.000
Spese per attrezzature tecniche
e di laboratorio L. 5.000.000
Compenso forfetario all IST L.
5.000.000
2° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Valutazione bio - agronomica
del materiale disponibile come al 1° anno.
Allestimento di n. 4 campi
confronto varietali nelle zone pedoclimatiche del Salento meglio adatte alla
coltivazione del Burley americano. Ciascun campo comprendera le migliori 4- 5
cultivar saggiante nel 1° anno. Sara adottato uno schema sperimentale a blocco
randomizzato con 3 ripetizioni. Parcelle della superficie di m2 200; superficie
del campo m2 3.000. Rilievi: agronomici (durata ciclo vegetativo, produzione a
verde e dopo cura), merceologici e chimici.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L.
23.000.000
Spese per materiali di campo
(locale di cura per campi esterni) L. 16.000.000
Spese per attrezzature
tecniche e di laboratorio L.
5.000.000
Compenso per maggiori oneri a
coltivatori L. 6.000.000
Compenso forfetario all IST L.
6.500.000
3° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Ripetizione delle prove
effettuate al 2° anno per la valutazione definitiva delle migliori linee
saggiate al 1° e 2° anno.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
26.000.000
Spese per materiali L.
5.500.000
Spese per maggiori oneri a
coltivatori e minori rese per esigenze sperimentali L.
9.000.000
Acquisto campioni di tabacco L.
7.000.000
Compenso forfetario all IST L.
7.500.000
Riepilogo fabbisogno
finanziario 1° anno L. 33.000.000 2° anno L. 64.500.000 3° anno L.
55.000.000
TOTALE L.
152.500.000
Proposta di ricerca N.
5
Titolo della ricerca
Prove di cura in massa dei tabacchi orientali con un prototipo di essiccatoio a
circolazione forzata di aria riscaldata da pannelli solari
.
Motivazione della ricerca La
cura in massa dei tabacchi orientali
consentirebbe un notevole risparmio di manodopera nelle operazioni d
infilzimento e cura delle foglie rispetto al sistema tradizionale (filze
singole); permetterebbe inoltre un miglioramento della produzione qualitativa
dovuto ad una maggiore uniformita e controllo del processo si cura.
Durata Anni
due.
1° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Il prototipo di essiccatoio per
tabacchi orientali consta sostanzialmente di una o piu corsie di stendaggio
distanti cm. 100- 110 dal piano di campagna o appoggiate su adeguate struttur
emetalliche chiuse lateralmente. In ciascuna corsia trovano alloggio, in
posizione orizzontale, i telai (tipo bulk - curing) contenenti foglie di tabacco
disposte alla rinfusa; ciascun telaio puo contenere da 35 a 45 Kg di foglie
verdi.
Il vano sottostante l intero
complesso di telai e collegato ad una serie di pannelli solari ad aria. L
aria, riscaldata dai pannelli solari alla temperatura di 50- 55o C, viene spinta
con un elettroventilatore nella zona sottostante lo stendaggio e da questa
fuoriesce all esterno dopo aver attraversato le foglie di tabacco. La cura
delle foglie dovrebbe avvenire per effetto dell azione concomitante dell aria
calda filtrante attraverso le foglie e l azione prosciugante della radiazione
solare sulle costole fogliari.
Il metodo di cura in massa
sara confrontato con il metodo di cura tradizionale al sole, valutando le
principali caratteristiche merceologiche di 2- 3 cultuvar di tabacco orientale.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per attrezzature tecniche
(prototipo di essiccatoio e apparecchiature di controllo L.
15.000.000
Spese per manodopera L.
4.000.000
Spese per materiali L.
1.500.000
2° ANNO
a) Informazioni
metodologiche
Ripetizione delle prove di cura
in massa e al sole come al 1° anno.
b) Fabbisogno
finanziario
Spese per manodopera L.
4.500.000
Spese per materiali l.
1.500.000
Riepilogo Fabbisogno
finanziario 1° anno L. 20.000.000 2° anno L. 6.000.000
TOTALE L.
26.000.000
ISTITUTO SPERIMENTALE PER IL
TABACCO - SEZIONE DI LECCE Proposte di ricerca all Assessorato Agricoltura
della Regione Puglia Prospetto riassuntivo del fabbisogno finanziario (in
migliaia di lire)
Proposta di ricerca N. 1:
ANNI 1°
45.000,
ANNI 2° 89.500,
ANNI 3°
104.500,
TOTALE
239.000;
Proposta di ricerca N. 2:
ANNI 1°
20.000,
ANNI 2°
28.500,
ANNI 3°
43.500,
ANNI 4°
58.000,
ANNI 5°
63.000,
TOTALE 212.500;
Proposta di ricerca N. 3:
ANNI 1°
97.000,
ANNI 2°
59.500,
ANNI 3°
68.000,
ANNI 4°
93.500,
ANNI 5°
68.000,
TOTALE 386.000;
Proposta di ricerca N. 4:
ANNI 1°
33.000,
TOTALE 152.500:
Proposta di ricerca N.
5:
ANNI 1°
20.000,
ANNI 2°
6.000,
TOTALE 26.000;
TOTALI ANNI 1° 215.000, ANNI 2°
247.500, ANNI 3° 271.000, ANNI 4° 151.500, ANNI 5°
131.000,
TOTALE
1.016.000.
Disposizioni finali La presente legge e dichiarata urgente ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 127 della Costituzione e 60 dello Statuto ed entrera in vigore il giorno stesso della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.
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