1) alla sperimentazione, alla divulgazione e all
ammodernamento strutturale concernente la coltivazione e cura del tabacco
nonché alla innovazione tecnologica;
3) alla lotta fitosanitaria e all acquisto di
anticrittogamici, concimi e sementi selezionati.
I benefici di cui al precedente comma sono
riservati ai produttori singoli o associati.
Alle azioni di cui all art. 2 viene destinata la
somma di L. 8 miliardi.
La restante somma di L. 3 miliardi sara
utilizzata per interventi di riordino e risanamento della cooperazione
tabacchicola, previa ricognizione e valutazione da parte dell Assessorato
regionale all Agricoltura dello stato economico, finanziario e gestionale.
La presente legge e dichiarata urgente ai sensi
e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 127 della Costituzione e
60 dello Statuto ed entrera in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
PIANO STRALCIO PER IL RIORDINO E MIGLIORAMENTO
DELLA PRODUZIONE TABACCHICOLA PUGLIESE
PREMESSE
La coltivazione del tabacco viene praticata nella
nostra Regione essenzialmente nel Salento dove assume valore strategico non
solo sul piano strettamente economico (il valore della produzione si colloca
intorno ai 200 miliardi di lire, il 5% circa della PLV regionale) ma anche su
quello sociale per l elevato grado di attivita che essa offre, La Puglia
fornisce circa il 90% della produzione italiana di tabacchi levantini ed
impegna l attivita lavorativa di circa 30 mila famiglie coltivatrici; con un
volume di lavoro valutato in circa 30 milioni di ore lavorative, compresa la
fase di prima lavorazione delle foglie.
I problemi della tabacchicoltura pugliese sono da
tempo alla particolare attenzione degli organi regionali; tant e che a piu
riprese, anche in coincidenza con momenti di crisi di mercato, la Regione e
intervenuta per sostenere l attivita tabacchicola.
Si ricordano a questo proposito i seguenti
provvedimenti:
- LR n. 38 del 29- 6- 79, all articolo 8 prevede
un contributo in conto capitale nella misura del 50% del valore di acquisto di
macchine per la semina e la raccolta del tabacco da assegnare a coltivatori
diretti singoli o associati.
- LR n. 33 del 22- 6- 81 che rifinanzia la legge
regionale n. 28/ 75 e che all articolo 20 assegna 5 miliardi di lire, quale
contributo per il miglioramento e l incremento delle colture da rinnovo, per
la campagna tabacchicola 1981.
- LR n. 16 del 21- 12- 1972, con riferimento alla
legge nazionale n. 910 del 27- 10- 1966 art. 11, per l ottenimento del
prestito di esercizio a tasso agevolato per spese di coltivazione e
trasformazione del tabacco;
- LR n. 5 del 17- 2- 1977, che prevede prestiti a
tasso agevolato per la corresponsione dell acconto sul prodotto conferito da
soci di cooperative, modificata dalla legge regionale n. 51 del 31- 8- 1981
avente per finalita lo sviluppo della commercializzazione dei prodotti
agricoli, la quale consente di prolungare i prestiti di cui alla legge
regionale n. 5/ 77 sino a 18- 24 mesi, ove richiesto da esigenze di mercato.
- LR n. 54 del 31- 8- 1981: Programmi regionali
si sviluppo agricolo e forestale ai sensi della legge 27- 12- 1977 n. 984, che
prevede anche misure per lo sviluppo della tabacchicoltura anche in attuazione
del << piano >> specifico della << Quadrifoglio >>,
compresi i contributi a fondo perduto per l acquisto di trattrici destinati ad
azionare le macchine operatrici, a favore di organismi associativi regolarmente
costitutivi e composti in prevalente da imprese famigliari diretto -
coltivatrici.
- Infine per il ripianamento delle passivita
pregresse, le cooperative hanno potuto avvalersi delle Leggi Regionali n. 51/
75 e n. 20/ 79, rifinanziate dalla piu recente legge regionale n. 4/ 85.
Le predette misure pur avendo favorito la ripresa
del mercato nei momenti di crisi, non sono riuscite a incidere sui modi
strutturali della tabacchicoltura pugliese, almeno per due fattori
fondamentali; il primo di natura endogena, il secondo collegato al mercato
internazionale.
Per quanto si riferisce al primo ostacolo, e da
rilevare che la tabacchicoltura, cessato il periodo del Monopolio di Stato
(1970), non ha potuto contare su un efficace supporto tecnico, necessario per
adeguare la produzione alle esigenze del mercato e per mantenere elevanti
standards qualitativi; e mancato non solo l apporto dei servizi pubblici di
assistenza tecnica, ma anche una capacita organizzativa da parte delle stesse
Associazioni dei Produttori, pur in presenza degli incentivi regionali prima
descritti, destinati a favorire l aggregazione dei coltivatori. Invero s e
registrato nell ultimo ventennio un rilancio del movimento cooperativo, teso a
soppiantare le vecchie << ditte concessionarie >> nella fase di
prima trasformazione del tabacco sciolto; ma non sempre la cooperazione e
riuscita a coagulare in via permanente l offerta e quindi, in alcuni casi, e
andata incontro ad insuccessi per notevoli indebitamenti finanziari.
Ma la causa prima delle difficolta del settore
risiede nelle vicende mercantili, caratterizzate da una offerta sempre piu
abbondante di tabacco, a fronte di una domanda saldamente concentrata in
pochissime mani (le multinazionali del tabacco) le quali generalmente operano
sul mercato in regime di piena liberta, approvvigionandosi di volta in volta
da chi offre la merce a condizioni di prezzo piu vantaggiose,
Lo scadimento qualitativo piu volte denunziato
dalle industrie di trasformazione e stato qualche volta favorito anche da tali
industrie, nel momento in cui, per particolari vicende di mercato, hanno
trovato conveniente acquistare anche qualita scadenti a prezzi superiori a
quelli fissati dalla stessa Comunita Europea.
Un disordine mercantile, insomma, che ha in un
certo sento << diseducato >> il coltivatore inducendolo verso
pratiche agronomiche non sempre razionali e comunque tendenti ad accrescere il
rendimento a scapito della qualita del prodotto.
Le regole di mercato stabilite dalla Comunita
Europea all interno della sua area hanno in sostanza seguito la logica del
mercato mondiale tutelando i coltivatori comunitari attraverso premi di
coltivazioni e << restituzioni >> alle esportazioni, al fine di
consentire lo smaltimento delle eccedenze sul mercato mondiale.
Ma l aspetto piu singolare e che la Comunita,
anche dopo l ingresso di Spagna e Portogallo rimane deficitaria per quanto
attiene alle necessita delle proprie manifatture e quindi ha bisogno di
attingere sul mercato mondiale. Tuttavia la composizione varietale della
produzione interna non corrisponderebbe alle esigenze del consumo.
Per le motivazioni innanzi accennate e per
consentire il rilancio della tabacchicoltura salentina, la Giunta regionale con
provvedimento n. 6696 del 23.7.1984, ha affidato all Ente di Sviluppo
Agricolo, ai sensi della legge regionale n. 32/ 77, la formulazione di un
<< piano di settore per la tabacchicoltura >>, teso a un organico
sviluppo dell importante comparto produttivo.
Nelle more della definizione del predetto piano,
allo scopo di sovvenire alla piu recente crisi di mercato, il Consiglio
regionale ha stanziato per il 1986 la somma di lire 11 miliardi da utilizzare
per misure di riordino e miglioramento della produzione tabacchicola, con
particolare attenzione alle forme associative.
Si tratta ora di definire le azioni da sviluppare
in relazione al dettato dell articolo 16 della legge regionale n. 4 del 19
febbraio 1986.
OBIETTIVI
Le azioni da intraprendere devono essere
finalizzate essenzialmente a quattro obiettivi:
1 - riduzione dei costi di produzione della
tabacchicoltura;
2 - miglioramento qualitativo degli standards
produttivi;
3 - opportuna riconversione varietale tendente a
compatibilizzare il ventaglio produttivo con le esigenze dell industria di
trasformazione;
STRUMENTI
Strumento fondamentale dell azione di rilancio
della tabacchicoltura pugliese saranno le associazioni dei produttori che
dovranno operare in stressa collaborazione con gli istituti scientifici di
ricerca, attraverso una opportuna rete di servizi reali quale tramite fra l
innovazione tecnologica e la pratica colturale.
Alla Regione, oltre all azione di promozione
finanziaria, e riservato il compito di sovraintendere, coordinare e
controllare l attuazione del piano, anche attraverso processi periodici di
feedback al fine di adeguare l azione regionale in corso d opera.
A tale riguardo viene costituito un Comitato
regionale peri problemi tabacchicoli con compiti consultivi e propositivi che
ha sede presso l Assessore regionale all Agricoltura ed e così
composto:
- dall Assessore regionale all Agricoltura o
suo delegato;
- da Presidente dell Amministrazione provinciale
di Lecce o da un suo delegato;
- da tre rappresentanti delle Organizzazioni
Professionali piu rappresentative a livello regionale;
- da tre rappresentanti delle Organizzazioni
sindacali dei lavoratori;
- da un rappresentante di ciascuna Associazione
dei produttori tabacchicoli, riconosciuta ai sensi della normativa vigente;
- da un rappresentante delle Associazioni delle
cooperative agricole;
- da un rappresentante dell Associazione degli
Industriali trasformatori;
- da due consiglieri di amministrazione dell
ERSAP;
- da un rappresentante dell AIMA – sezione
Tabacco;
- da un rappresentante dell Azienda dei Monopoli
di Stato;
- da un rappresentante dell Istituto
Sperimentale per la tabacchicoltura.
Il Comitato e chiamato a pronunziarsi sui
programmi e sulle procedure che verranno definite con riferimento all
utilizzazione dei fondi relativi al piano tabacchicolo.
Il Comitato viene convocato dall Assessore all
Agricoltura ogni volta che nasce l esigenza di verificare lo sviluppo delle
attivita e di formulare nuove proposte.
AZIONI
Le azioni prevedibili per l attuazione del piano
si dividono in quattro gruppi:
A) attivita di ricerca e sperimentazione
applicata sia per mettere a punto i risultati del programma CEE gia svolto,
sia per verificare le possibilita di riconversione varietale verso i tipi di
tabacco piu richiesti dal mercato;
B) servizi reali a favore della tabacchicoltura
allo scopo di favorire assistenza tecnica e finanziaria agli operatori
agricoli;
C) incentivi per l acquisizione di macchine ed
attrezzature per la coltivazione e la cura del tabacco, nonche di mezzi
tecnici di produzione, in particolare sementi e concimi;
D) attivita di riordino e di risanamento della
cooperazione agricola, sulla base di rigorosi criteri di razionalita e
con il determinante concorso finanziario dei soci interessati.
A) Attivita di ricerca e sperimentazione:
L Istituto sperimentale per la Tabacchicoltura
ha predisposto da tempo un programma finalizzato al miglioramento qualitativo e
alla riduzione dei costi di produzione dei tabacchi orientali, nonche all
introduzione in Puglia di altre varieta di tabacco. L Attivita di ricerca e
dettagliata nell allegato 1.
Si propone di finanziare il primo anno di tali
ricerche per una spesa complessiva di 250 milioni di lire (e prezzi attuali).
L attivita di ricerca sara regolata da apposita convenzione fra la Regione
Puglia e l Istituto Sperimentale per il Tabacco e comportera il
coinvolgimento dei servizi di assistenza tecnica della Regione nonche di
quelli che saranno costituiti in seno alle Associazioni dei Produttori.
B) Servizi reali a favore della Tabacchicoltura:
La Regione finanzia per il prossimo triennio l
attivita di assistenza tecnica a favore dei coltivatori di tabacco, svolta
dalle associazioni dei produttori e dalle cooperative di prima trasformazione
costituite fra i coltivatori stessi.
Tale attivita dovrebbe essere organizzata
impiegando un tecnico agricolo, a tempo pieno, per ogni 5.000 quintali di
tabacco prodotto con il compito di seguire le diverse fasi di
coltivazione e di fornire consigli tecnici in ordine:
a) all analisi dei terreni per l individuazione
delle piu idonee formule di concimazione;
b) alla difesa fitosanitaria e alla lotta alle
malattie svolta in forma collettiva;
c) alla lotta ai nematodi;
d) all analisi delle acque impiegate per l
irrigazione;
e) alla istituzione di campi dimostrativi, di
campi pilota e di campi di confronto varietale;
f) all impiego di appropriate tecniche colturali
nella formazione dei semenzai, nella intensita di investimento, nella raccolta
ed essiccazione delle foglie.
I tecnici impiegati nelle predette attivita
assisteranno i coltivatori di tabacco nelle operazioni di stima e di consegna
del prodotto all opificio di prima trasformazione.
Il reclutamento dei tecnici agricoli (laureati in
scienze agrarie, periti agrari e agrotecnici) avverra sulla base di una
selezione per titoli ed esperienza gia acquisita. Sara data priorita ai
giovani che hanno seguito i corsi di divulgazione svolti dal CIFTA.
Ai prescelti verra fatto frequentare un corso di
qualificazione di tre mesi in tabacchicoltura.
La Regione finanziera le associazioni e le
Cooperative per un trattamento economico a favore dei predetti divulgatori,
parificato al livello nazionale del contratto collettivo degli impiegati
agricoli nella seguente misura:
100% il primo anno, 80% il secondo anno, 60% il
terzo anno.
La Regione finanziera per un solo anno le spese
occorrenti per l attivita di assistenza tecnica consistenti nelle analisi dei
terreni, nei trattamenti antiparassitari svolti in forma collettiva, nella
disinfestazione dei terreni dai nematodi, nelle analisi delle acque, nella
istituzione di campi dimostrativi.
Gli Organismi interessati presenteranno apposito
programma per l attivita da svolgere a beneficio dei loro soci.
C) Mezzi tecnici e mezzi strumentali per la
coltivazione e la cura del tabacco. Si prevede la concessione di
contributi a fondo perduto:
a) fino al 50% della spesa complessiva per l
impiego di seme selezionato;
b) fino all 80 per cento della spesa complessiva
per la somministrazione di concimi sulla base delle indicazioni fornite dai
servizi di assistenza tecnica;
c) fino al 60% per l acquisto di macchine motoperatrici:
motocoltivatori, trapiantatrici, macchine per i trattamenti antiparassitari,
piccoli impianti d irrigazione. La spesa ammissibile non potra superare l
importo di lire 10 milioni per ettaro coltivato a tabacco;
d) fino al 50% della spesa per l acquisizione di
serre termo - elettroventilate o altre attrezzature moderne per la cura del
tabacco ed un prestito quinquennale a tasso agevolato sulla differenza della
spesa.
Gli incentivi di cui alle lettere a), b), e) e c)
saranno limitati ad un massimo di ettari 3 investiti a tabacco per ogni
azienda.
L ammissibilita del contributo di cui al punto
d) e subordinata all acquisizione di strutture e tipologie di sicuro
affidamento sotto il profilo funzionale e alla disponibilita di una
superficie coltivata a tabacco, anche in forma associata, in grado di
utilizzare l attrezzature a pieno regime.
D) Riordino e risanamento della cooperazione
L argomento merita una particolare attenzione a
motivo delle implicazioni di ordine economico e sociale che esso comporta.
La cooperazione tabacchicola ha avuto un
rilevante impulso a partire dagli anni 70 ed e andata a occupare gli spazi
lasciati vuoti dai vecchi << concessionari di coltivazione >> nel
momento in cui la liberalizzazione del Monopolio e l instaurazione del regime
comunitario hanno generato una profonda modificazione della struttura
mercantile del comparto.
Le cooperative, dunque, hanno assolto una
importante funzione a beneficio dei coltivatori e per questo hanno ricevuto una
particolare attenzione da parte della Regione che ne ha incentivato la
realizzazione delle strutture, nonche la gestione associata fornendo i
capitali occorrenti, sia per le spese di conduzione che per gli acconti ai soci
conferenti.
Le vicende mercantili cui si e fatto cenno all
inizio della presente esposizione, ma soprattutto l inevitabile fase di
rodaggio per il consolidamento delle funzioni associative, hanno portato a
risultati gestionali delle cooperative tabacchicole spesso deficitarie,
vanificando il principio associativo della << liquidazione >> del
prezzo del prodotto, sulla base della formula ricavi meno costi. In altre
parole, gli amministratori delle cooperative non hanno potuto liquidare il
prezzo del prodotto conferito sulla base dei risultati gestionali, ma hanno
dovuto corrispondere prezzi correnti di mercato provocando sbilanci economici a
fine gestione.
L argomento e complesso e non sembra opportuno
soffermarsi ulteriormente su di esso in questa sede; cio che si intende
affermare ed affrontare con il presente piano stralcio e l esigenza di un
riordino e di un rilancio della cooperazione tabacchicoltura basato sui
seguenti principi:
1 - riesame complessivo della rete delle
strutture cooperative, finalizzato all accertamento dell adeguata distribuzione
sul territorio degli impianti e di una loro equilibrata presenza che consenta
volumi di operativita compatibile con le potenzialita operative degli stessi.
Da tale verifica potrebbe emergere l opportunita di confluenza di due o piu
organismi cooperativi di uno solo, al fine di sfruttare appieno la
potenzialita operativa dello stesso e realizzare economie di scala;
2 - risanamento finanziario degli organismi
ritenuti validi, attraverso l erogazione di contributi regionali a fondo
perduto per ripianare le esposizioni debitorie. La misura del contributo sara
pari a quella che i singoli soci si impegnano a versare per le stesse
finalita;
3 - impegno di permanenza dei singoli soci nell
organismo cooperativo almeno per un triennio, nonche di conferimento allo
stesso dell intera produzione di tabacco ottenuta; impegno dell organismo
cooperativo di fornire adeguata assistenza tecnica a propri associati in tutte
le fasi di coltivazione della preparazione dei semenzai alla essiccazione delle
foglie; impegno da parte dell organismo cooperativo a fare ricorso
essenzialmente all impiego della mano d opera familiare dei soci per la
lavorazione delle fogli di tabacco e a liquidare il tabacco conferito sulla
base del sistema costi - ricavi.
La Regione a sua volta assume l impegno di
dotare gli organismi cooperativi delle occorrenze finanziarie per lo
svolgimento della loro attivita, attraverso procedure snelle di concessione
dei prestiti al tasso minimo d interesse previsto dalla normativa in vigore, a
favore del movimento cooperativo.
L Ente di sviluppo agricolo e incaricato di
formulare proposte programmatiche alla Giunta Regionale per una prima azione di
risanamento, secondo i criteri prima illustrati e nei limiti dello stanziamento
all uopo riservato.
Condizioni di carattere generale per l accesso
alle agevolazioni previste dal presente piano e che il coltivatore sottoscriva
a tempo opportuno il contratto di coltivazione con la ditta e l organismo
associativo al quale consegnera il tabacco allo stato sciolto.
PROCEDURE
Punto A): Convenzione tra la Regione Puglia e l
Istituto Sperimentale per il tabacco.
Punto B):Istanza, su carta legale, delle
Associazioni dei produttori e delle cooperative tabacchicole, all Assessorato
regionale all Agricoltura che provvedera, attraverso i suoi organi tecnici,
alla fase istruttoria, all acquisizione del parere del Comitato regionale per
i problemi tabacchicoli e proporra alla Giunta regionale la concessione del
finanziamento necessario per l istituzione dei servizi di assistenza tecnica.
All atto del finanziamento verra corrisposta
una anticipazione sino al 60% della spesa riconosciuta. L altro 40% sara
erogato a consuntivo.
Punto C):Si richiama a questo riguardo la
legislazione regionale in vigore (legge regionale n. 54 del 31- 8- 1981) che ha
delegato alle Amministrazioni provinciali, assistite dagli organi tecnici
regionali, importanti funzioni nel settore dei miglioramenti strutturali delle
aziende agricole. Per altro verso appare quanto mai opportuno investire le
Associazioni dei produttori di tabacco, legalmente riconosciute e le
cooperative tabacchicole dei compiti di predisposizione di piani internazionali
per il miglioramento delle condizioni di coltivazione dei tabacchi levantini.
Pertanto, nulla viene modificato in merito alle procedure per la concessione
degli incentivi di cui alla lettera C) del precedente paragrafo.
La presentazione, l istruttoria, la concessione
e la liquidazione dei contributi regionali si rifaranno, quindi, a quanto
stabilito dagli articoli 6 e 7 della legge regionale 31 agosto 1981, n. 54.
Le istanze, in carta legale, potranno essere
presentate o da singoli coltivatori (piani aziendali) o dalle Associazioni dei
Produttori e dalle Cooperative, entro 60 giorni dalla entrata in vigore del
presente piano, agli Ispettorati Provinciali dell Agricoltura.
Alla scadenza del predetto termine gli
Ispettorati Provinciali dell Agricoltura trasmetteranno all Amministrazione
Provinciale competente e all Assessorato regionale all Agricoltura un elenco
nominativo delle istanze pervenute e delle somme richieste.
Gli stessi Ispettorati avvieranno le procedure
istruttorie nei termini di legge secondo le disposizioni impartite dalla Giunta
regionale.
La Giunta regionale procedera all erogazione
delle somme occorrenti direttamente alle Amministrazioni provinciali per gli
adempimenti di competenza.
L Amministrazione provinciale rendicontera alla
Regione le somme pagate entro tre mesi dall erogazione.
Punto D):Formulazione delle proposte
programmatiche alla Giunta regionale tramite l Assessorato all Agricoltura,
da parte dell Ente di Sviluppo Agricolo; acquisizione da parte dell Ente di
Sviluppo Agricolo; acquisizione da parte dell Assessorato all Agricoltura del
pare del nucleo valutazione tabacchicolo; decisione della Giunta regionale ed
assegnazione degli interventi proposti ed assentiti.
In caso di inadeguatezza della disponibilita
finanziaria del presente piano, la Giunta regionale indichera all Ente di
Sviluppo le eventuali fonti di finanziamento integrativo.
QUADRO FINANZIARIO
Viene qui di seguito indicata una ripartizione di
massima della spesa di 11 miliardi di lire recata dal capitolo 0408610 del
bilancio regionale, approvato con legge n. 4 del 19- 2- 1986. Le occorrenze
finanziarie per gli anni successivi indicate dal << Piano tabacchicolo
>> che sara presentato nelle stesura definitiva da parte dell ERSAP,
quanto prima.
La Giunta regionale e autorizzata a variare la
ripartizione delle somme rispetto a quella di seguito riportata, con aumenti o
riduzioni sino ad un massimo del 20% degli stanziamenti imputati alle diverse
voci.
<< RIPARTIZIONE DI MASSIMA DELLO
STANZIAMENTO PER IL 1986 (in milioni di lire)
1 - Convenzione con l Istituto Sperimentale per
il Tabacco per un biennio di attivita sulla base del programma predisposto
…….250
2 - Svolgimento corsi di qualificazione per 50
divulgatori a cura dell IST………………………………………………………………… 250
3 - Acquisto mezzi tecnici e mezzi strumentali
(da assegnare alle Amministrazioni Provinciali)………………………………………. 8.500
4 - Risanamento della cooperazione tabacchicola
(da assegnare all ERSAP)……………………………………………………………2.000
TOTALE……………………………………………………………………………………………………………………………………….
11.000
PRESUMIBILI EFFETTI DELL AZIONE INTRAPRESA
Come piu volte evidenziato, la tabacchicoltura
pugliese ha subito una profonda modificazione nell ultimo quindicennio, a
seguito dell abolizione del Monopolio e dell instaurazione del regime
comunitario di mercato.
Le superficie investite a tale coltivazioni sono
passate dai 13.606 ettari del 1971 ai 23.613 ettari del 1976 e ai circa 17.000
ettari del 1984. Piu sensibili le variazioni sul piano delle qualita prodotte:
dai 130.740 quintali del 1971, si e toccata la punta di oltre 245.000 quintali
nel 1976. Le rese medie di produzione si sono incrementate negli ultimi anni
25- 30%. Cio e stato determinato certamente dal progresso tecnologico che ha
investito le campagne in linea generale; ma per quanto riguarda il tabacco,
tuttavia, i tecnici hanno rilevato che il perseguimento di più alte rese
produttive ha portato a rilevanti scadimenti qualitativi.
In seguito a queste considerazioni, le azioni
proposte nel presente << piano di stralcio >> sono finalizzate sia
al contenimento dei costi di produzione sia al miglioramento degli standars
qualitativi. Il conseguimento del primo obiettivo si riflettera direttamente
sul salario del coltivatore che, come e noto, e l elemento residuale nella
differenza tra costi e ricavi.
Per quanto riguarda il secondo obiettivo, appare
indubbio il vantaggio che si conseguira alla sua realizzazione. Secondo gli
esperti, l incremento del 30% delle qualita superiori A e B di tabacco e la
conseguente riduzione della quantita attribuibile alla classe C, farebbe
realizzare un maggior ricavo, stimabile intorno al 40% in piu del prezzo,
nella vendita del prodotto alle manifatture.
Appare, pertanto, scontata la convenienza
economica di tutta l operazione proposta, riassumibile in un abbondante
recupero a beneficio del coltivatore, della spesa regionale; recupero che si
realizzera gia nel primo anno di operativa del piano, con il proporzionale
incremento della PLV in ambito territoriale, come appunto quello del Salento,
caratterizzato da una rilevante depressione economica.
Il territorio in esame e, infatti, incluso dalla
legge regionale 3/ 86 (art. 15) tra le aree prioritarie d intervento per
azioni integrate.
A questo primo aspetto di natura economica, si
aggiunte poi l importante risultato di una razionalizzazione del comparto
tabacchicolo che, investendo tutte le fasi dalla produzione alla trasformazione
e successiva commercializzazione del prodotto, con il coinvolgimento diretto
dei coltivatori interessati, attraverso le proprie associazioni, rappresenta, a
differenza dei precedenti, un intervento qualificante che mira ad evitare la
formazione di strozzature nell ambito dell intero processo produttivo del
tabacco; strozzature che spesso sono causa di insuccessi globali.
L attuazione di tali interventi, infine,
potrebbe determinare un ottimo trampolino di lancio per ulteriori iniziative,
nel campo dei servizi di sviluppo agricolo anche per gli altri comparti
produttivi del settore primario della nostra Regione.
ALLEGATO AL << PIANO STRALCIO PER IL
RIORDINO E MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE TABACCHICOLA PUGLIESE ISTITUTO
SPERIMENTALE PER IL TABACCO - SEZIONE DI LECCE
Proposta di ricerca N. 1
Titolo della ricerca Valutazione agronomica e
merceologica delle migliori linee di tabacchi orientali gia costituite dall
Istituto Sperimentale per il Tabacco; mantenimento in purezza e produzione di
seme controllato delle suddette linee >>.
Motivazioni della ricerca Con detta ricerca ci
proponiamo di valutare, attraverso un adeguato numero di test aziendali, le
risposte quanti - qualitative di un gruppo di linee selezionate, di tipo
Erzegovina, Perustitza, Xanthi yaka, nei diversi ambienti pedoclimatici del
Salento, allo scopo di individuare le zone di coltivazione meglio adatte ad
ogni linea di nuova costituzione. Al tempo stesso ci proponiamo di mantenere in
purezza il seme di base delle suddette linee e di effettuare la
riproduzione del seme controllato da distribuire, in piccoli quantitativi, a
Cooperative e Associazioni di categoria.
Durata Anni tre.
1 ANNO
A) Informazioni metodologiche
Saranno realizzate parcelle di adeguata ampiezza
per la riproduzione controllata del seme di n. 9 linee di tipo Xanthi yaka,
Erzegovina, Perustitza ottenute per selezione nell ambito del programma CEEMAF
(contratto di ricerca 0630) per il miglioramento qualitativo dei tabacchi
orientali italiani.
Si procedera all isolamento di circa 8.000
piante di seme( gr. 10.000 circa) da impiegare nei test aziendali dell anno
successivo per un totale ha. 21,60 circa.
b) Fabbisogno finanziario Spese per manodopera L.
24.000.000
Spese per materiali L. 12.000.000
Compenso forfetario all IST L . 9.000.000
2 ANNO
a) Informazioni metodologiche
Allevamento e riproduzione in purezza di n.9
linee di tipo Xanti yaka, Erxegovina, Purestitza e produzione di seme come al
1° anno.
Allestimento, in zone tipiche di coltivazione, di
n. 12 campi di test aziendali realizzati secondo un disegno sperimentale a
blocco randomizzato con 3 ripetizioni ogni campo, della superficie di circa m2
6.000, sara costituito da 3 linee piu testimone (ecotipo locale) per ciascun
gruppo varietale. Parcelle della superficie di m2 500 circa.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 27.000.000
Spese per materiali L. 3.000.000
Spese per maggiori oneri a coltivatori minori
rese per esigenze sperimentali L. 18.000.000
Acquisto campioni di tabacco L. 12.000.000
Spese per manodopera per lavorazione tabacco L.
12.000.000
Compenso forfetario all IST L. 17.000.000
3 ANNO
a) Informazioni metodologiche
Riproduzione di seme in purezza come al 1° e 2°
anno, da mettere a disposizione di Cooperative ed Associazioni di categoria.
Allestimento di n. 12 campi esterni per test
aziendali come al 1° e 2° anno.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 31.500.000
Spese per materiali L. 4.000.000
Spese per maggiori oneri a coltivatori e minori
rese per esigenze sperimentali L. 20.700.000
Acquisto campioni di tabacco L. 13.800.000
Spese per manodopera per lavorazione tabacco L.
13.800.000
Compenso forfetario all IST L. 20.700.000
Riepilogo fabbisogno finanziario
1° anno L. 45.000.000
2° anno L. 89.500.000
3° anno L. 104.500.000
TOTALE L. 239.000.000
Proposta di ricerca N. 2
Titolo della ricerca << Costituzione di
nuove linee di tabacco orientale rispondenti ad un basso indice d impiego
di manodopera nelle fasi di raccolta e cura delle foglie >>.
Motivazioni della ricerca Le operazioni di
raccolta, condizionamento in filze e cura delle foglie dei tabacchi orientali
costituiscono le fasi colturali piu onerose del ciclo produttivo, assorbendo,
mediamente, oltre la meta delle giornate di lavoro occorrenti per la
coltivazione di un ettaro a tabacco. Con dette ricerche si vuole giungere alla
costituzione di linee di tabacco Erzegovina, Hanthi yaka, Perustitza aventi
caratteristiche di maturazione fogliare tali da consentire la raccolta in uno o
due interventi e la cura in massa in celle elettroventilate.
Durata Anni cinque.
1° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazione bio - agronomica di gruppi di linee
di tabacchi aventi caratteri utili ai fini della maturazione fogliare
contemporanea.
Piano di incroci per la costituzione di F1 fra
dette linee e materiale genetico con caratteri agronomici e merceologici
ottimali.
Con schema sperimentale a blocco randomizzato e 3
ripetizioni, saranno allevate, per ciascun gruppo varietale, n. 6- 7 linee
aventi caratteri agronomici soddisfacenti da utilizzare per incroci con
linee aventi il carattere << jellow >>.
La superficie impegnata per i 3 campi, sara di
m2 3.000 circa; parcelle della superficie di m2 50.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 9.500.000
Spese per materiali (di laboratorio e di campo)
L. 4.500.000
Spese per attrezzature tecniche di laboratorio L.
3.000.000
Compenso forfetario all IST L. 3.000.000
2° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazioni bio - agronomica e merceologica degli
F1 e costituzione di linee isogeniche diaploidi mediante la tecnica della
coltura in vitro (allevamento in campo di circa 36 ibridi F1 e linee parentali;
allevamento in vitro di piante aploidi da antere delle F1 e raddoppio del
corredo cromosomico per l ottenimento di piante diploidi).
La valutazione delle F1 e linee parentali sara
realizzata secondo uno schema sperimentale a blocco randomizzato con 3
ripetizioni.
Superficie di ogni campo: m2 2.000 circa.
Superficie complessiva dei 3 campi: m2 6.000 circa.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 17.000.000
Spese per materiali (di laboratorio e di campo)
L. 3.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 5.000.000
Compenso forfetario all IST L. 3.000.000
3° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazioni delle linee isogeniche diaploidi e
piano di incroci e selezione.
La valutazione delle linee diaploidi sara
realizzata in campo adottando uno schema sperimentale a blocco randomizzato e 3
ripetizioni. Superficie di ogni parcella, m2 30. Superficie di ogni campo, m2
3.000 circa. Superficie complessiva dei 3 campi, m2 9.000 circa.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 28.000.000
Spese per materiali (di laboratorio e di campo)
L. 4.500.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 7.000.000
Compenso forfetario all IST L. 4.500.000
4° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Ottenimento di linee isogeniche da piante F1
mediante coltura in vitro; messa a punto della tecnica colturale piu
rispondente alle linee che presentano il carattere << maturazione
contemporanea >>.
Allevamento in campo e valutazione delle F1
ottenute secondo uno schema sperimentale a blocco su 3 ripetizioni, Superficie
parcellare, m2 30. Superficie di ogni campo, m2 3.000 circa. Superficie dei 3
campi, m2 9.000 circa.
Prova di campo per lo studio della tecnica
colturale meglio rispondente alle linee che presentano il carattere <<
maturazione contemporanea>>
Con schema fattoriale e 3 ripetizioni saranno
saggiate (per ciascuno dei tre gruppi varietali) 3 linee, 3 densita d
investimento, 3 dosi di azoto.
Superficie parcellare, m2 30. Superficie di ogni
campo, m2 3.240 circa. Superficie dei 3 campi, m2 9.720 circa.
Rilievi: biometrici (altezza piante, numero
foglie, diametri fogliari, superficie fogliare totale); durata ciclo vegetativo
in un campo (trapianto - fioritura); andamento maturazione fogliare; andamento
processo di cura; produzione foglie a verde e dopo cura; caratteristica
merceologica delle foglie (gradi impiego A, B, C, e F. G.); composizione
chimica (alcaloidi, zuccheri riduttori, azoto totale).
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 41.000.000
Spese per materiali (di laboratorio e di campo)
L. 5.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 6.000.000
Compenso forfetario all IST L. 6.000.000
5° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazione delle linee isogeniche ottenute e
messa a punto definitiva della tecnica colturale.
Per la valutazione genetica delle linee si
ripeteranno le prove come al 3° anno.
Per la definitiva messa a punto della tecnica
colturale, si ripeteranno le prove come al 4° anno.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 46.000.000
Spese per materiali (di laboratorio e di campo)
L. 5.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 5.000.000
Compenso forfetario all IST L. 7.000.000
Riepilogo fabbisogno finanziario 1° anno L.
20.000.000 2° anno L. 28.000.000 3° anno L. 43.500.000 4° anno L. 58.000.000 5°
anno L. 63.000.000
TOTALE L. 212.500.000
Proposta di ricerca N. 3
Titolo della ricerca << Interventi genetici
ed agronomici per l introduzione del Virginia Bright americano in Puglia
>>.
Motivazioni della ricerca Ampliamento delle ricerche
genetiche ed agronomiche in atto.
Allestimento di campi varietali esterni, prove
agronomiche per la messa a punto della tecnica colturale piu rispondente
all ambiente pedoclimatico pugliese e costituzione di linee che
presentino una tolleranza ambientale ed una adattabilita alle differenti
zone pedoclimatiche.
Scopo della ricerca e quello di favorire, nelle
zone irrigue, la riconversione parziale di alcune varieta di tabacchi
orientali con il Virginia Bright aromatico di cui l Italia e forte
importatrice per la fabbricazione di sigarette di tipo << blend americano
>>.
Durata Anni cinque.
1° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Ottenimento, mediante la coltura in vitro di
antere, di linee isogeniche dalle F1 costituite.
Valutazione agronomica gia esistenti e messe a
punto della tecnica colturale piu idonea.
L allevamento e la valutazione delle F1 (circa
15) sara attuato secondo uno schema sperimentale a blocco randomizzato con 4
ripetizioni; superficie parcellare, m2 40; superficie del campo, m2 2.400
circa.
Nella valutazione delle F1 e nella selezione
delle linee isogeniche ottenute con biotecnologie, saranno considerati i
caratteri: numero foglie per pianta, superficie fogliare, altezza pianta, ciclo
vegetativo, produzione a verde e dopo cura, caratteristiche merceologiche e
chimiche direttamente correlati con la produzione quanti - qualitativa della
pianta. Inoltre, nelle nuove costituzioni si terra conto della tolleranza
ambientale, con particolare riguardo ai fattori termici ed idrici.
Messa a punto della tecnica colturale piu idonea
per il tabacco Virginia Bright aromatico. Con disegno sperimentale a parcelle
suddivise e 3 ripetizioni, saranno saggiate 3 cultivar, 3 dosi di azoto e 3
interventi irrigui( m2 350/ ha di acqua) a 40- 70- 100 mm di ETE calcolata da
evaporimetro di classe A.
Superficie di ogni parcella, m2 60, superficie
del campo, m2 4.860 circa. Rilievi: biometrici (altezza pianta, numero foglie,
diametri fogliari, superficie fogliare) produttivi (produzione unitaria a verde
e dopo cura), merceologici (% foglie gradi A, B, C e F. G.) chimici (zuccheri
riduttori, alcaloidi, azoto totale).
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 30.500.000
Spese per materiali di laboratorio e di campo L.
6.000.000
Attrezzature tecniche (bulk - curing) L.
55.000.000
Compenso forfetario all IST L. 6.000.000
2° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazione di linee isogeniche da coltura in
vitro; piano di incroci tra le linee selezionate; prove agronomiche.
La valutazione in campo delle linee isogeniche e
le prove agronomiche saranno realizzate con gli stessi schemi sperimentali del
1° anno.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 41.000.000
Spese per materiali di laboratorio e di campo L.
5.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 6.000.000
Compenso forfetario all IST L. 7.500.000
3° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazioni di ibridi F1 costituiti; ottenimento
di linee isogeniche mediante la tecnica delle colture in vitro di antere; prove
agronomiche.
La valutazione in campo degli ibridi F1 e le
prove agronomiche che saranno realizzate con gli stessi schemi sperimentali del
1° anno.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 47.000.000
Spese per materiali di laboratorio e di campo L. 7.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 6.000.000
Compenso forfetario all IST L. 8.000.000
4° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazione e selezione delle linee isogeniche da
colture in vitro ottenute nel 3° anno.
Prima valutazione agronomica e merceologica delle
linee ottenute nel 2° anno e dei migliori ibridi F1 costituiti. Saggi di
tolleranza in laboratorio ad alcuni fattori ambientali (strese termici e
idrici). Allestimento di n. 3 campi esterni utilizzando le migliori linee o
cultivar saggiate e gli indirizzi di tecnica colturale acquisiti.
Le linee isogeniche saranno valutate con un
disegno sperimentale a blocco randomizzato con 3 ripetizioni. Superficie
parcellare, m.2 40.
Superficie del campo, m2 2.500 circa.
I campi confronto varietali esterni
comprenderanno 8- 10 linee costituite e testimone; sara adottato uno schema a
blocco randomizzato con 2 ripetizioni; superficie parcellare, m2 500,
superficie di ogni campo, m2 10.000.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 56.000.000
Spese per materiali di laboratorio e di campo L.
9.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 7.000.000
Compenso per maggiori oneri a coltivatori L.
8.000.000
Acquisto campioni di tabacco curato L. 8.000.000
Compenso forfetario all IST L. 7.500.000
5° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazione agronomica e merceologica delle piu
rispondenti linee isogeniche da colture in vitro e dei migliori ibridi F1
costituiti.
Saggi di tolleranza in laboratorio ad alcuni fattori
ambientali (stress termici e idrici). Allestimento di n. 3 campi esterni come
al 4° anno.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 30.000.000
Spese per materiali di laboratorio e di campo L.
6.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 8.000.000
Compenso per maggiori oneri a coltivatori L.
9.000.000
Acquisto campioni di tabacco curato L. 7.000.000
Compenso forfetario all IST L. 8.000.000
Riepilogo fabbisogno finanziario 1° anno L.
97.000.000 2° anno L. 59.500.000 3° anno L. 68.000.000 4° anno L. 93.500.000 5°
anno L. 68.000.000
TOTALE L. 386.000.000
Proposta di ricerca N. 4
Titolo della ricerca << prove di
adattabilita e di cura di tabacco Burley americano >>.
Motivazione della ricerca La coltivazione del
Burley americano potrebbe trovare facile inserimento nella struttura
agricola salentina caratterizzata da estrema frammentazione della maglia
poderale e una certa disponibilita di manodopera agricola; tale varieta
potrebbe inoltre sostituire, nelle zone irrigue, la notevole pressione del
tabacco orientale Erzegovina la cui produzione si rileva in parecchie annate
eccedentarie e di qualita non soddisfacente.
Le prove di cui sopra tendono ad accertare, in
via preliminare se sussiste la possibilita di introdurre nel Salento la
coltivazione del Burley cimato ad alto titolo di nicotina.
Durata Anni tre.
1° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazione bio - agronomica di linee e cultivar
Burley di tipo americano e allestimento di un campo catalogo.
Saranno confrontate 10- 11 linee e cultivar di
Burley di tipo americano secondo uno schema sperimentale a blocco randomizzato
con 3 ripetizioni; parcelle di m2 100; superficie del campo m2 3.300 circa.
Saranno rilevati quei parametri legati alla produzione quantiqualitativa e agli
aspetti morfo - fisiologici della pianta. Il prodotto di ogni linea sara
valutato sotto l aspetto merceologico e chimico, con particolare riguardo al
contenuto di nicotina.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 15.000.000
Spese per materiali (di laboratorio e di campo)
L. 8.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di laboratorio
L. 5.000.000
Compenso forfetario all IST L. 5.000.000
2° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Valutazione bio - agronomica del materiale
disponibile come al 1° anno.
Allestimento di n. 4 campi confronto varietali
nelle zone pedoclimatiche del Salento meglio adatte alla coltivazione del
Burley americano. Ciascun campo comprendera le migliori 4- 5 cultivar
saggiante nel 1° anno. Sara adottato uno schema sperimentale a blocco
randomizzato con 3 ripetizioni. Parcelle della superficie di m2 200; superficie
del campo m2 3.000. Rilievi: agronomici (durata ciclo vegetativo, produzione a
verde e dopo cura), merceologici e chimici.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 23.000.000
Spese per materiali di campo (locale di cura per
campi esterni) L. 16.000.000
Spese per attrezzature tecniche e di
laboratorio L. 5.000.000
Compenso per maggiori oneri a coltivatori L.
6.000.000
Compenso forfetario all IST L. 6.500.000
3° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Ripetizione delle prove effettuate al 2° anno per
la valutazione definitiva delle migliori linee saggiate al 1° e 2° anno.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 26.000.000
Spese per materiali L. 5.500.000
Spese per maggiori oneri a coltivatori e minori
rese per esigenze sperimentali L. 9.000.000
Acquisto campioni di tabacco L. 7.000.000
Compenso forfetario all IST L. 7.500.000
Riepilogo fabbisogno finanziario 1° anno L.
33.000.000 2° anno L. 64.500.000 3° anno L. 55.000.000
TOTALE L. 152.500.000
Proposta di ricerca N. 5
Titolo della ricerca << Prove di cura in
massa dei tabacchi orientali con un prototipo di essiccatoio a circolazione
forzata di aria riscaldata da pannelli solari >>.
Motivazione della ricerca La cura in massa dei
tabacchi orientali consentirebbe un notevole risparmio di manodopera
nelle operazioni d infilzimento e cura delle foglie rispetto al sistema
tradizionale (filze singole); permetterebbe inoltre un miglioramento della
produzione qualitativa dovuto ad una maggiore uniformita e controllo del
processo si cura.
Durata Anni due.
1° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Il prototipo di essiccatoio per tabacchi
orientali consta sostanzialmente di una o piu corsie di stendaggio distanti
cm. 100- 110 dal piano di campagna o appoggiate su adeguate struttur
emetalliche chiuse lateralmente. In ciascuna corsia trovano alloggio, in
posizione orizzontale, i telai (tipo bulk - curing) contenenti foglie di
tabacco disposte alla rinfusa; ciascun telaio puo contenere da 35 a 45 Kg di
foglie verdi.
Il vano sottostante l intero complesso di telai
e collegato ad una serie di pannelli solari ad aria. L aria, riscaldata dai
pannelli solari alla temperatura di 50- 55o C, viene spinta con un elettroventilatore
nella zona sottostante lo stendaggio e da questa fuoriesce all esterno dopo
aver attraversato le foglie di tabacco. La cura delle foglie dovrebbe avvenire
per effetto dell azione concomitante dell aria calda filtrante attraverso le
foglie e l azione prosciugante della radiazione solare sulle costole fogliari.
Il metodo di cura in massa sara confrontato con
il metodo di cura tradizionale al sole, valutando le principali caratteristiche
merceologiche di 2- 3 cultuvar di tabacco orientale.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per attrezzature tecniche (prototipo di
essiccatoio e apparecchiature di controllo L. 15.000.000
Spese per manodopera L. 4.000.000
Spese per materiali L. 1.500.000
2° ANNO
a) Informazioni metodologiche
Ripetizione delle prove di cura in massa e al
sole come al 1° anno.
b) Fabbisogno finanziario
Spese per manodopera L. 4.500.000
Spese per materiali l. 1.500.000
Riepilogo Fabbisogno finanziario 1° anno L.
20.000.000 2° anno L. 6.000.000
TOTALE L. 26.000.000
ISTITUTO SPERIMENTALE PER IL TABACCO - SEZIONE DI
LECCE Proposte di ricerca all Assessorato Agricoltura della Regione Puglia
Prospetto riassuntivo del fabbisogno finanziario (in migliaia di lire)
Proposta di ricerca N. 1:
ANNI 1° 45.000,
ANNI 2° 89.500,
ANNI 3° 104.500,
TOTALE 239.000;
Proposta di ricerca N. 2:
ANNI 1° 20.000,
ANNI 2° 28.500,
ANNI 3° 43.500,
ANNI 4° 58.000,
ANNI 5° 63.000,
TOTALE 212.500;
Proposta di ricerca N. 3:
ANNI 1° 97.000,
ANNI 2° 59.500,
ANNI 3° 68.000,
ANNI 4° 93.500,
ANNI 5° 68.000,
TOTALE 386.000;
Proposta di ricerca N. 4:
ANNI 1° 33.000,
TOTALE 152.500:
Proposta di ricerca N. 5:
ANNI 1° 20.000,
ANNI 2° 6.000,
TOTALE 26.000;
TOTALI ANNI 1° 215.000, ANNI 2° 247.500, ANNI 3°
271.000, ANNI 4° 151.500, ANNI 5° 131.000,
TOTALE 1.016.000.