Legge Regionale 12 aprile 2000, n. 9 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2000 e bilancio pluriennale 2000 - 2002.(1)
(1) Con le ll. rr. 11/2000 e 28/2000. sono state introdotte variazioni al bilancio di previsione.
TITOLO 1Norme di bilancio
Art. 1Stato di previsione delle entrate. 1. Lo stato di previsione delle entrate della Regione Puglia
per lanno finanziario 2000, annesso alla presente legge è approvato in lire
39.926.200.750.879 in termini di competenza ed in lire 50.878.390.218.537 in
termini di cassa. 2. Sono autorizzati, secondo le leggi in vigore laccertamento,
la riscossione ed il versamento nella cassa della Regione delle imposte, delle
tasse e di ogni altra entrata spettante nellesercizio finanziario 2000.
3. Il mutuo per limporto di lire 403 miliardi - contratto, ai
sensi dellarticolo 20 del decreto-legge 18 gennaio 1993, n. 8, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 marzo 1993, n. 68, ai fini del completamento del
ripiano del residuo disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 1992 di lire
1203 miliardi e secondo le specifiche modalità di cui allarticolo 15
della legge
regionale 6 maggio 1998, n. 14 - viene iscritto, in termini di competenza e
di cassa, al capitolo 5129210 dello stato di previsione dellentrata per
lesercizio finanziario 2000.
Art. 2Stato di previsione della spesa. 1. Lo stato di previsione della spesa della Regione Puglia per
lanno finanziario 2000, annesso alla presente legge, è approvato in lire
39.926.200.750.879 in termini di competenza e in lire 50.878.390.218.537 in
termini di cassa.
2. Le disponibilità finanziarie provenienti dallattivazione
del mutuo di cui allarticolo 1, comma 3, sono utilizzate secondo i criteri di
cui allarticolo 14
della legge
regionale 4 maggio 1999, n. 16.
Art. 3Impegni e pagamenti delle spese. 1. È autorizzato limpegno delle spese della Regione per
lesercizio finanziario 2000, entro il limite degli stanziamenti di competenza
definiti nello stato di previsione di cui allarticolo 2, fatto salvo limpegno
autorizzato sugli esercizi futuri a norma degli articoli 60
e 61
della legge
regionale 30 maggio 1977, n. 17 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
2. È autorizzato il pagamento delle spese della Regione per
lesercizio finanziario 2000, entro il limite degli stanziamenti di cassa
definiti nello stato di previsione di cui allarticolo 2.
Art. 4Codifica regionale. 1. La Ragioneria è autorizzata ad apportare dufficio ogni necessaria modifica
alla codifica dei capitoli di bilancio introdotta in connessione con i criteri
di classificazione degli stessi per settori e attività di intervento, ai fini
del relativo adeguamento al nuovo programma informatico di contabilità e avuto
riguardo a eventuali mutamenti negli assetti organizzativi regionali.
Art. 5Quadro generale riassuntivo. 1. È approvato il quadro generale riassuntivo del bilancio della Regione per
lanno finanziario 2000, di cui allallegato 1 della presente legge.
Art. 6Elenco spese obbligatorie. 1. Sono considerate spese obbligatorie, ai sensi della legge regionale di
contabilità, quelle descritte nellelenco di cui allallegato 2 della presente
legge.
Art. 7Fondo di riserva per spese obbligatorie. 1. Il fondo di riserva per spese obbligatorie, determinato per lesercizio
finanziario 2000 in lire 8.200.000.000, è iscritto al capitolo 1110010 ed è
gestito a termini dellarticolo36
della legge
regionale n. 17/1977 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
Art. 8Fondo di riserva per spese impreviste. 1. Il fondo di riserva per spese impreviste, determinato per lesercizio
finanziario 2000 in lire 586.346.493, è iscritto al capitolo 1110030 ed è
gestito a termini dellarticolo 37
della legge
regionale n. 17/1977 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
Art. 9Fondo di riserva di cassa. 1. Il fondo di riserva di cassa, determinato per lesercizio
finanziario 2000 in lire 729.668.249.866, è iscritto al capitolo 1110020 ed è
gestito a termini dellarticolo 41
della legge
regionale n. 17/1977 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
2. La Giunta regionale è autorizzata ad attivare con proprie
deliberazioni le procedure di cui allarticolo 41,
comma 3, della legge
regionale n. 17/1977 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
Art. 10Fondo per residui passivi perenti. 1. Il fondo per il pagamento dei residui dichiarati perenti ai
fini amministrativi, determinato per lesercizio finanziario 2000 in lire 150
miliardi è iscritto al capitolo 1110045 ed è gestito a termini dellarticolo 71
della legge
regionale n. 17/1977 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
2. È iscritta, inoltre, al capitolo 1121029, la somma di lire
271.169.983.094 quale stanziamento derivante dallattivazione della terza
tranche di mutuo a ripiano del disavanzo e destinato, ai sensi dellarticolo 15
della L.R.
n. 14/1998 e dellarticolo 14
della L.R.
n. 16/1999, alla regolarizzazione delle carte contabili, limitatamente alla
sorte capitale, derivanti da provvedimenti esecutivi dellautorità giudiziaria,
nonché alla reiscrizione dei residui passivi perenti originati da obbligazioni
sorte entro la data del 31 dicembre 1992.
Art. 11Variazioni di bilancio - autorizzazione alla Giunta regionale. 1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre, con proprio atto, le iscrizioni
di cui allarticolo 43,
comma 1 della L.R.
n. 17/1977 e successive modificazioni e integrazioni negli stati di
previsione dellentrata e della spesa per lesercizio finanziario 2000.
Art. 12Bilancio pluriennale. 1. A norma dellarticolo 6
e seguenti della L.R.
n. 17/1977 e successive modificazioni e integrazioni è approvato il bilancio
pluriennale della Regione Puglia per il triennio 2000-2002 nel testo allegato
alla presente legge.
Art. 13Criteri di utilizzazione delle disponibilità finanziarie della terza tranche di
mutuo con la Cassa depositi e prestiti. 1. Le disponibilità finanziarie provenienti dallattivazione
del mutuo di lire 403 miliardi già stipulato con la Cassa depositi e prestiti a
termini dellarticolo 20 della L. 68/1993 sono utilizzate nel rispetto dei
criteri e secondo le modalità di cui allarticolo 14
della L.R.
n. 16/1999.
2. La prevista verifica in ordine alla corretta utilizzazione
delle predette risorse per le finalità per le quali il mutuo viene contratto
sarà effettuata al termine degli esercizi finanziari 2000-2001 mediante apposito
atto deliberativo da adottare da parte della Giunta regionale sulla base di
specifiche rilevazioni predisposte dalla Ragioneria. È iscritto, a tal fine, per
la parte eccedente la somma necessaria al pagamento dei debiti di bilancio sorti
entro la data del 31 dicembre 1992, apposito stanziamento al capitolo di spesa
1121029, dal quale prelevare, secondo i criteri di cui allarticolo 71,
comma 10, della L.R.
n. 17/1977 e successive modificazioni e integrazioni, le risorse finanziarie
occorrenti per la regolarizzazione delle carte contabili, limitatamente alla
sorte capitale, derivanti da provvedimenti esecutivi dellautorità giudiziaria,
nonché alla reiscrizione, su pertinenti capitoti di bilancio, dei residui
passivi perenti originati da obbligazioni sorte entro la predetta data del 31
dicembre 1992.
2-bis. Le disponibilità finanziarie non utilizzate al termine
del corrente esercizio 2000 sul predetto capitolo 1121029 sono mantenute in
bilancio quali residui di stanziamento e impiegate, per le finalità di cui al
presente articolo, nel corso dellesercizio successivo. (2)
3. Il pagamento delle annualità di ammortamento e degli
interessi del mutuo è garantito dalla Regione mediante liscrizione nel bilancio
di previsione, per tutta la durata del mutuo, delle somme occorrenti per
leffettuazione dei pagamenti.
4. A tal fine è autorizzata liscrizione, nel bilancio
pluriennale, al capitolo 1122020, quale rata di ammortamento, la somma di lire
119 miliardi per lanno 2001 e di lire 119 miliardi per lanno 2002.
5. Gli oneri di cui al comma 4 troveranno copertura, così come
previsto dallarticolo 42, comma 6, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n.
446, mediante vincolo sulle erogazioni di spettanza regionale di cui
allarticolo 3, comma 12, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, da attivare per
mezzo di apposita delegazione di pagamento rilasciata al Ministro del tesoro dal
Presidente della Regione.
6. Le spese di cui al presente articolo rivestono carattere
obbligatorio a norma dellarticolo 36,
comma 3, della legge
regionale n. 17/1977 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
(2) Comma inserito dalla l.r. 28/2000, art. 6
Art. 14Mutuo relativo al consolidamento dei debiti verso gli istituti di credito. 1. Lannualità di ammortamento da iscrivere al capitolo 1121040
dello stato di previsione della spesa, derivante dalle operazioni di
consolidamento della esposizione debitoria verso le banche per mutui diretti e
indiretti, per credito agrario e di edilizia residenziale agevolata a valere su
leggi regionali, così come ristrutturata a far data dal 1° luglio 1999, viene
quantificata in lire 205 miliardi.
2. Per le finalità di cui al comma 1 è iscritta, nel bilancio
pluriennale, al capitolo 1121040, quale rata di ammortamento, la somma di lire
210 miliardi per lanno 2001 e di lire 210 miliardi per lanno 2002.
3. Il pagamento delle annualità di ammortamento e degli
interessi dei mutui è garantito dalla Regione mediante iscrizione nel bilancio
di previsione, per tutta la durata del mutuo, delle somme occorrenti per
leffettuazione dei pagamenti.
4. Gli oneri di cui al comma 3 troveranno copertura, così come
previsto dallarticolo 42, comma 6, del D.Lgs. n. 446/1997, mediante vincolo
sulle erogazioni di spettanza regionale di cui allarticolo 3, comma 12, della
L. n. 549/1995, da attivare per mezzo di apposita delegazione di pagamento
rilasciata al Ministro del Tesoro dal Presidente della Regione in applicazione e
secondo i criteri di cui allarticolo 3, comma 6, della medesima L. n. 549/1995.
5. Il predetto vincolo viene esteso, in caso di insufficiente
gettito delle erogazioni relative alla accisa sulla benzina, di cui allarticolo
3, comma 12, della L. n. 549/1995, alle risorse finanziarie di propria spettanza
provenienti dal fondo di compensazione interregionale di cui allarticolo 42,
comma 2, del D.Lgs. n. 446/1997.
6. Le spese di cui al presente articolo rivestono carattere
obbligatorio a norma dellarticolo 36,
comma 3, della legge
regionale n. 17/1977 di contabilità e successive modificazioni e
integrazioni.
Art. 15Finanziamento oneri per ritardati pagamenti. 1. Al fine di provvedere alla liquidazione degli oneri per
ritardati pagamenti vengono iscritte sui corrispondenti capitoli di spesa
0001315, 0001316 e 0001317 del bilancio di previsione per lanno 2000 le somme
rispettivamente di lire 2 miliardi quale quota interessi, di lire 1 miliardo
quale quota rivalutazione e di lire 2 miliardi quali spese procedimentali e
legali.
2. La misura degli interessi di cui al comma 1 è stabilita
dagli atti convenzionati ovvero da provvedimenti di ingiunzione giudiziale.
TITOLO 2Norme settoriali di rilievo finanziario
CAPO 1Disposizioni in materia di personale
Art. 16Disposizioni in materia di personale (3) 1. Le disposizioni contenute nellarticolo 18, comma 1, del
decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito dalla legge 23 maggio 1997, n.
135, si applicano per i giudizi di responsabilità civile, penale e
amministrativa promossi nei confronti dei dipendenti e degli amministratori
regionali.
2. In ogni caso, anche per ipotesi di patrocinio prestato da
più difensori, non sono consentiti rimborsi per importi complessivamente
superiori ad un unico onorario massimo con esclusione di qualsiasi maggiorazione(4)
(3) Vedi regolamento attuativo n.15/2023 (4) Con l'art. 43 della l.r. 20/2002 è stata data l'interpretazione autentica del 2° comma specificando che “I limiti contenuti nell'articolo 16, comma 2, della l.r. 9/2000 non si applicano ai giudizi di responsabilità promossi prima della data di entrata in vigore della legge.”
Art. 17Norma di sanatoria la applicazione dellarticolo 1, comma 1, della legge
regionale 20 gennaio 1998, n. 4. 1. In ottemperanza al principio di omogeneizzazione delle posizioni giuridiche,
la decorrenza degli inquadramenti disposti in applicazione dellarticolo 1,
comma 1, della legge
regionale 20 gennaio 1998, n. 4 è fissata, ai fini economici, dalla data di
esecutività dei provvedimenti di inquadramento e, ai fini giuridici, dalla data
di esecutività della deliberazione della Giunta regionale 12 aprile 1988, n.
2987 (5)
(5) Il numero della deliberazione è stato così rettificato con avviso pubblicato nel BURP n. 116/2000
Art. 18Personale impianti irrigui. 1. Ai fini del contenimento e della razionalizzazione della
spesa al personale addetto agli impianti irrigui che, a seguito di decisioni
giurisdizionali definitive ha maturato in costanza di rapporto con la Regione
Puglia il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro di natura
privatistica a tempo indeterminato, con decorrenza 1° gennaio 2000, previa
deliberazione di Giunta regionale, si applica il Contratto collettivo nazionale
di lavoro del personale delle Regioni e delle autonomie locali.
2. Al personale di cui al comma 1 si applicano le disposizioni
contenute nellarticolo 23
della legge regionale
4 febbraio 1997, n. 7.
3. Per effetto di quanto previsto dal presente articolo, la
Giunta regionale è autorizzata, in sede di adozione dei provvedimenti di cui al
comma 1, ad imputare la relativa spesa sul capitolo 131072.
Art. 191. Fino allespletamento del concorso previsto dallarticolo 23
della L.R.
n. 7/1997, il personale di cui al comma 1, lettera b), del medesimo articolo
23
detta L.R.
n. 7/1997 deve effettuare almeno centottantuno giornate lavorative annue.
Art. 20Rinviato dal Governo
CAPO 2Disposizioni in materia sanitaria
Art. 21Norme di ripianamento disavanzi sanitari. 1. Al fine di dare corso al ripiano della quota residua del
disavanzo delle ex U.S.L. derivante dalla gestione liquidatoria 1994 e retro,
così come aggiornata al 31 dicembre 1999, viene attivato lapposito capitolo di
spesa 771082 da finanziare attraverso le specifiche erogazioni a tale scopo
disposte dallo Stato e da introitare sul capitolo di entrata 2056610.
2. Agli stessi fini i commissari liquidatori delle aziende
sanitarie sono autorizzati a utilizzare le risorse finanziarie provenienti
dallalienazione del patrimonio delle aziende sanitarie per la parte non
destinata ad attività assistenziale ai sensi dellarticolo 28, comma 12, della
legge 23 dicembre 1998, n. 448. Allattivazione delle relative procedure
provvedono gli stessi direttori generali nella veste di commissari secondo la
normativa vigente. (6)
3. Il competente Assessore alla sanità provvede alladozione di
tutti gli atti necessari alla regolarizzazione di eventuali carte contabili
derivanti da provvedimenti esecutivi di pignoramento a carico del tesoriere
regionale adottati dallautorità giudiziaria in relazione a debiti delle ex
U.S.L. rientranti nella gestione liquidatoria e con imputazione delle relative
somme al capitolo di spesa 771082 di cui al comma 1. LAssessorato alla sanità,
inoltre, provvede a comunicare alle A.S.L. interessate i pagamenti già
intervenuti sulle relative partite debitorie, ai fini delle necessarie modifiche
e registrazioni da introdurre nelle contabilità delle gestioni liquidatorie.
4. In relazione alle risorse da acquisire dalla Regione, a
proprio carico o a carico dello Stato, per il ripianamento dei disavanzi di
parte corrente del Servizio sanitario regionale (S.S.R.), le A.S.L. sono
autorizzate ad acquisire anticipazioni dagli istituti di credito tesorieri entro
i limiti fissati con delibera della Giunta regionale, su proposta dellAssessore
alla sanità. La delibera della Giunta regionale indica anche il tasso minimo di
interesse da applicare alle anticipazioni degli istituti tesorieri.
5. Le risorse assegnate alle A.S.L. per il ripianamento dei
disavanzi, incluse le anticipazioni di cui sopra, sono utilizzate dai commissari
delle gestioni liquidatorie e dai direttori generali, anche a mezzo di
transazioni, predisponendo un programma di estinzione delle passività.
6. Al fine di assicurare la gestione unitaria del processo di
estinzione delle passività e fornire alle A.S.L. il necessario supporto tecnico
- finanziario e legale, lAssessorato alla sanità definisce i criteri per
lestinzione delle passività e ne coordina lapplicazione con particolare
riferimento agli atti transattivi.
7. Agli oneri conseguiti allattivazione del supporto tecnico -
finanziario e legale, quantificati per lesercizio finanziario 2000 in lire 150
milioni, si provvede mediante listituzione nel bilancio 2000 del capitolo
711030 denominato Oneri connessi al supporto tecnico - finanziario e legale
alle A.S.L. per il processo di estinzione dei disavanzi (spesa obbligatoria),
con lo stanziamento di lire 150 milioni.
8. Qualora il direttore generale e il commissario liquidatore
consegua, attraverso adeguata attività transattiva, risparmi di spesa superiori
al venticinque per cento complessivo di tutti i disavanzi provenienti dagli
esercizi 1999 e precedenti, ivi compresi quelli di cui alle gestioni
liquidatorie, viene allo stesso attribuita la maggiorazione del venti per cento
del compenso spettante di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 19 luglio 1995, n. 502, fermo restando la verifica dei risultati
amministrativi e di gestione da effettuare ai sensi dellarticolo 1, comma 6,
della legge 17 ottobre 1994, n. 590 e del decreto legislativo 19 gennaio 1999,
n. 229.(7) Il collegio sindacale provvede alla certificazione degli eventuali
risparmi conseguiti.
9. Al fine di accelerare le operazioni di ripianamento dei
disavanzi sanitari di cui al presente articolo, la Giunta regionale è
autorizzata a ricorrere a cessione di crediti derivanti da specifici
trasferimenti statali alluopo previsti, anche attraverso gli strumenti
finanziari di cui alla legge 30 aprile 1999, n. 130. (8)
(6) Vedi anche la l.r. 32/2001, art. 2, comma 4 (7) Deve intendersi 19 giugno 1999, n. 229. (8) Articolo così riformulato dall'art. 29 della l.r. 28/2000 che ha ridisciplinato la materia.
Art. 22Finanziamento delle Aziende ospedaliere.(9) [1. In attesa delladeguamento della disciplina riguardante il
finanziamento delle Aziende sanitarie al decreto legislativo 30 dicembre 1992,
n. 502, come modificato dal D.Lgs. n. 229/1999, alle Aziende ospedaliere è
corrisposto mensilmente un acconto pari al novanta per cento di un dodicesimo
dei tetti massimi di remunerazione dellassistenza ospedaliera e ambulatoriale
erogata a carico del Servizio sanitario nazionale (S.S.N.).
2. La Giunta regionale procederà al conguaglio, fra lammontare
massimo riconosciuto e gli acconti erogati, dopo lapposizione del visto di
congruità sul bilancio di esercizio per lanno di riferimento.]
(9) Articolo abrogato dalla l.r.
n. 37/2014, art. 10, comma 6.
Art. 23(10) 1. I benefici di cui alla legge
regionale 21 novembre 1996, n. 25,, modificata e integrata dalla l.r. 14/1998, con decorrenza dalla data di entrata in vigore della stessa legge, si applicano ai dipendenti regionali della Regione Puglia che per motivi istituzionali risultano residenti fuori Regione 2. Le somme spettanti, non cumulabili con analoghi benefici eventualmente concessi dalla Regione di residenza, saranno erogate dalla ASL di provenienza residenziale dei dipendenti regionali e sarà rimborsata dalla Regione a carico del capitolo di spesa 781075 del bilancio autonomo.
(10) Articolo così riformulato dall'art. 29 della l.r. 28/2000 che ha ridisciplinato la materia.
Art. 24Quota di spesa sanitaria nelle strutture residenziali protette. 1. La disponibilità di cui al capitolo 741012 per lire 5
miliardi è destinata alla spesa sanitaria relativa ai ricoveri nelle residenze
protette ai sensi del regolamento regionale 2 aprile 1997, n. 1 e agli enti
socio - educativi di cui alla legge 28 agosto 1997, n. 284.
2. Le somme che risulteranno non utilizzate alla fine di
ciascun esercizio finanziario saranno restituite entro il 28 febbraio successivo
o potranno essere attribuite alle A.S.L. che avranno documentato un maggiore
carico assistenziale.
Art. 251. Le prestazioni sanitarie specifiche integrative di cui
allarticolo 57, commi 3 e 4, della legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva
del S.S.N., sono assicurate in termini di continuità e di uniformità nellambito
regionale in favore dei soggetti di cui al comma 2.
2. Le prestazioni sanitarie specifiche integrative di cui agli
articoli successivi sono erogate agli invalidi per causa di guerra e di
servizio, agli invalidi civili per fatti di guerra (decreto-legge 2 marzo 1948,
n. 135, convertito dalla legge 3 novembre 1952, n. 1790), ai cittadini già
deportati dal nemico (legge 14 marzo 1961, n. 130), ai perseguitati politici
(legge 3 aprile 1961, n. 284), agli invalidi della disciolta Repubblica sociale
italiana (legge 24 novembre 1961, n. 1298).
3. Le prestazioni sanitarie di cui alla presente disposizione
sono erogate agli aventi diritto da parte delle A.S.L. di residenza
dellassistito, le quali provvedono al rilascio della certificazione sanitaria
di cui allarticolo 37 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3.
4. Sono erogate a carico del Fondo sanitario nazionale (F.S.N.)
tutte quelle prestazioni di assistenza sanitarie, specifiche, preventive,
ortopediche e protesiche ai sensi dellarticolo 3 della L. n. 833/1978 e delle
leggi e ordinamenti in vigore e successive modificazioni.
5. Viene erogato a carico del bilancio regionale, nei limiti
degli stanziamenti annuali, un contributo di soggiorno per cure termali che, pur
potendosi configurare come prestazione sanitaria, precedentemente era
riconosciuto in favore dei beneficiari indicati al comma 2.
6. Ai singoli beneficiari, in occasione della effettuazione di
cure termali prescritte dal medico curante, è concesso in contributo
giornaliero, nei limiti della spesa documentata, fissato per lanno 2000 in lire
55 mila per un massimo di dodici giorni.
7. I mutilati, invalidi di guerra e gli appartenenti a tutte le
categorie assimilate devono presentare allA.S.L. di appartenenza, al fine di
ottenere il rimborso del contributo di soggiorno di cui al comma 5, la fattura o
la ricevuta fiscale nominativa dellalbergo presso cui hanno soggiornato per
leffettuazione delle cure termali.
8. Le A.S.L. che hanno erogato agli invalidi del loro
territorio i contributi di cui al comma 5 devono inoltrare, entro e non oltre il
31 gennaio di ogni anno, al competente ufficio dellAssessorato alla sanità,
documentata istanza per il rimborso delle somme versate, per lanzidetto titolo,
nellintero anno precedente a quello di presentazione della domanda.
9. La misura di tutte le contribuzioni in danaro previste della
presente disposizione sarà annualmente modificata in proporzione alla
percentuale del tasso di inflazione programmata.
10. Lonere derivante dalla presente norma, stimato in lire 264
milioni lanno, sarà sostenuto con i fondi del Capitolo di nuova istituzione
(C.N.I.) Prestazioni sanitarie integrative di cui ai commi 3 e 4 dellarticolo
57 della L. n. 833/1978(11)
(11) Vedi, anche, la Det. 16 novembre 2006, n. 271.
Art. 261. Nella more del completamento e perfezionamento del programma ex articolo 20
della legge 11 marzo 1988, n. 67, per il quale la Delib.G.R. 21 luglio 1999, n.
1063 rappresenta punto di riferimento, in anticipazione e a stralcio del
programma stesso, nellambito del quadro programmatico di cui alla deliberazione
CIPE del 6 maggio 1998 relativo alla seconda fase del programma nazionale
straordinario di investimenti previsto dalla citata legge, è autorizzata la
stipula di accordo di programma, ex articolo 5-bis del D.Lgs. n. 229/1999, per
laccelerazione delle procedure e la realizzazione del Presidio ospedaliero di
Vico del Gargano (FG) prevista al capo 6.3 della Delib.G.R. n. 1063/1999 e con
impegno finanziario nei limiti dellimporto indicato alla Tabella 3A allegata
alla Delib.G.R. n. 1063/1999.
CAPO 3Disposizioni in materia di demanio e patrimonio
Art. 27Dismissioni immobiliari.(12) 1. Ai sensi dellarticolo 4, comma 15, della legge 23 dicembre
1999, n. 488, la Giunta regionale può applicare alla alienazione dei diritti e
dei beni immobiliari in proprietà, ivi compresi quelli provenienti dallex
ERSAP, in deroga alle norme di contabilità dello Stato e della legge
regionale 26 aprile 1995, n. 27, le disposizioni contenute nel suddetto
articolo di legge.
2. [Limitatamente ai beni ex ONC, consistenti
in terreni, fondi agrari, fabbricati rurali e di borgata, comunque non soggetti
alla speciale disciplina della riforma fondiaria, il prezzo di vendita
determinato dalla Commissione di valutazione di cui allarticolo 10 della legge regionale 15 febbraio 1995, n. 5 e successive
modificazioni è decurtato del trenta per cento in caso di acquisto da parte
degli attuali conduttori e/o loro eredi. Ove il prezzo, come sopra determinato e
accettato, superi limporto di lire 100 milioni, può essere accordato, a
richiesta e per la parte eccedente il cinquanta per cento del suo ammontare, la
rateizzazione del relativo pagamento per un massimo di dodici rate dalla
sottoscrizione del contatto preliminare di vendita. La decurtazione è
subordinata allassunzione del vincolo di destinazione duso per anni
trenta] . (13)
(12) Vedi anche le ll.rr. 67/80 e 29/2003 (13) Comma soppresso dalla l.r. 5/2010, art. 2, c.1.
Art. 28(14) 1. Al fine di agevolare lo svolgimento di attività pubbliche o
di pubblico interesse, di favorire lincremento occupazionale in tutto il
territorio regionale e di attivare investimenti comunitari, la Giunta regionale
è autorizzata a trasferire, gratuitamente, in favore degli enti locali i beni
immobili regionali già nella disponibilità o nelluso degli stessi alla data del
12 aprile 2000. Listanza deve essere idoneamente documentata in ordine alle
finalità.
2. Gli enti locali devono richiedere alla Regione il
trasferimento dei beni immobili di cui al comma 1 entro e non oltre il 31
dicembre 2002.
3. Sono privilegiate le richieste corredate da promessa ovvero
da ottenimento di contributo comunitario.
4. Il trasferimento dei beni immobili di cui al comma 1 ha
luogo sotto lespressa condizione che lente locale:
a) acquisisca il bene nello stato di fatto, di diritto e di
consistenza in cui il bene medesimo si trova, subentrando alla Regione nelle
situazioni attive e passive;
b) non proceda ad alienare il bene trasferito per almeno venti
anni;
c) non proceda a variare la destinazione duso pubblica o di
pubblico interesse del bene trasferito per almeno dieci anni.
5. La consegna degli immobili è effettuata con appositi verbali
che, sottoscritti dai rappresentanti delegati dagli enti locali e dalla Regione,
costituiscono titolo per la conseguente trascrizione e per la voltura catastale,
da eseguirsi a cura dellente destinatario.
6. Nel caso di accertata inosservanza del rispetto di una sola
delle condizioni del comma 4 ovvero nel caso di accertato inutilizzo per due
anni consecutivi dal trasferimento, il bene ritorna nella proprietà della
Regione.
7. La retrocessione del bene ha luogo senza alcun aggravio per
la Regione
(14) Articolo già modificato dalla l.r. 28/2000, art. 18 è stato così sostituito dalla l.r. 7/2002, art. 50.
Art. 291. Il comma 4 dellarticolo 11 della L.R. n. 37/1994 è
abrogato.
2. Allarticolo 28 della l.r. 14/1998 sono aggiunte le
parole: Il conferimento del patrimonio immobiliare e mobiliare ha
luogo nello stato di fatto, di diritto e di consistenza in cui si
trovano.
Art. 30Rendicontazione spese gestioni irrigue pregresse. 1. La sede di approvazione della rendicontazione delle spese
relative alle stagioni irrigue pregresse, sono ammissibili a discarico i costi
sostenuti dai Consorzi di bonifica, in eccedenza alla quota di riparto di cui
allarticolo 3, comma 2, della legge regionale 18 aprile 1994, n. 15, per:
a) consumi energetici di funzionamento degli impianti e delle
relative pertinenze, compresi gli oneri per ritardato pagamento;
b) trattamento economico del personale utilizzato, compresi gli
oneri legali derivanti da contenziosi definiti con provvedimento giudiziario
passato in giudicato o in via transattiva.
2. Alla copertura finanziaria dei maggiori costi riconosciuti
si provvede mediante utilizzazione, sino al sessanta per cento del loro
ammontare, delle disponibilità finanziarie derivanti dai residui di stanziamento
o da eventuale insussistenza di residui passivi propri formatisi sui capitoli
131050, 131055, 131070, 131072, 131073 e 131074, previo loro accertamento ai
sensi dellarticolo 70 della legge regionale di contabilità.
3. La residua percentuale delle disponibilità come sopra
accertato viene impiegata nella realizzazione di lavori di adeguamento alla
normativa provenzionale e di sicurezza sui luoghi di lavoro, di manutenzione e
ripristino, di completamento, ampliamento e ammodernamento di impianti irrigui
di proprietà regionale.
Art. 31Pagamento dei maggiori costi riconosciuti. 1. Ove richiesto dai Consorzi di bonifica, al pagamento dei maggiori costi
riconosciuti di cui allarticolo 30, comma 1, lettere a) e b), provvede
direttamente la Regione, in nome e per conto degli stessi, previa liquidazione
della relativa spesa da parte dei competenti organi istituzionali dei Consorzi.
Art. 32Riscossione canoni di gestione. 1. A decorrere dallesercizio 2000 i proventi di gestione degli impianti irrigui
regionali sono riscossi su apposito conto corrente intestato alla Regione Puglia
da ripartire annualmente, tra i Consorzi di bonifica, laddove convenzionati, per
la gestione degli impianti irrigui regionali, in relazione ai costi di esercizio
del servizio.
Art. 33Modificazioni articolo 10 legge regionale 31 maggio 1980, n. 54. Rinviato dal Governo
CAPO 4Disposizioni in materia di commercio
Art. 34Contributo straordinario enti fieristici. 1. Per gli enti fieristici a carattere regionale (articolo 39
della legge
regionale 22 giugno 1994, n. 22) di Foggia e di Francavilla Fontana, è
iscritto nel bilancio regionale, limitatamente allesercizio 2000, al capitolo
di nuova istituzione 352026, epigrafato «Contributo straordinario per le spese
di funzionamento della Fiera di Foggia e Fiera dellAscensione di Francavilla
Fontana», lo stanziamento di lire 900 milioni come di seguito articolato:
a) per lEnte Fiera di Foggia la somma di lire 800 milioni;
b) per lEnte Fiera di Francavilla Fontana la somma di lire 100
milioni.
CAPO 5Disposizioni in materia di agricoltura
Art. 35Oneri pregressi relativi allindennità compensativa. 1. La Regione Puglia riconosce agli imprenditori agricoli a
titolo principale attivi, le cui domande sono state istruite favorevolmente,
lindennità compensativa prevista dalla legge
regionale 3 marzo 1978, n. 15 e successive modificazioni e integrazioni, per
gli anni dal 1989 al 1993.
2. La somma complessiva viene corrisposta in un quinquennio a
partire dallesercizio finanziario 2000 e fino allesercizio finanziario 2004.
3. La somma per lanno 2000, pari a lire 12.694.009.135, è
iscritta al capitolo di nuova istituzione 121062, epigrafato «Spese per il
pagamento dellindennità compensativa pregressa per gli anni dal 1989 al 1993.
L.R.
n. 15/1978 e successive modificazioni e integrazioni».
Art. 36Contributo straordinario alla Comunità montana Murgia tarantina. 1. Al fine di fronteggiare le spese di costituzione, di avvio e di gestione
delle attività istituzionali della Comunità montana della Murgia tarantina,
istituita con legge
regionale 24 febbraio 1999, n. 12, viene concesso un contributo
straordinario di lire 1 miliardo e 100 milioni prevedendo nel bilancio per
lesercizio finanziario 2000 apposito capitolo di nuova istituzione 113045
epigrafato «Contributo straordinario alla Comunità montana Murgia tarantina
(legge di bilancio 2000)» . (15)
(15) Termine già prorogato dalle ll.rr. 7/2001 e 32/2001 è stato così ulteriormente prorogato dalla l.r. 20/2002, art. 37
Art. 37Modificazioni allarticolo 41 legge regionale 13 agosto 1998, n. 27. 1. Allarticolo 41
della L.R.
n. 27/1998 è soppresso il periodo dal 1° marzo al 30 settembre ed è
aggiunto il seguente comma 2:
2.Le modalità e i termini per lapplicazione del comma 1 sono quelle di cui alla legge
regionale 12 maggio 1997, n.15.
Art. 38Assistenza tecnica alle azioni zootecniche (16) (17) [1. Alle associazioni allevatori pugliesi che svolgono azioni
di assistenza tecnica e di promozione a favore delle aziende zootecniche può
essere concesso un contributo per le spese nella misura massima del settanta per
cento.
2. Il contributo è concesso, su domanda delle associazioni
allevatori, sulla base di un programma annuale approvato dalla Giunta regionale,
su specifica e articolata proposta dellAssessorato allagricoltura.
3. Per lesercizio finanziario 2000 si provvederà con lo
stanziamento previsto al capitolo di nuova istituzione epigrafato «Contributi
per lassistenza tecnica per azioni zootecniche»].
(16) Articolo abrogato dalla l.r. 19/2012, art. 12 (17) Con Delib.G.R. 20 dicembre 2005, n. 1922, con Delib.G.R. 28 novembre 2006, n.
1774, con Delib.G.R. 31 ottobre 2007, n. 1774, con Delib.G.R. 21 ottobre 2008,
n. 1944, con Delib.G.R. 4 agosto 2009, n. 1505, con Delib.G.R. 14 dicembre 2010,
n. 2782 e con Delib.G.R. 5 agosto 2011, n. 1867 è stato approvato il programma
delle attività promozionali a favore delle aziende zootecniche, ai sensi del
presente articolo.
Art. 39Integrazioni articolo 12 legge regionale 13 dicembre 1999, n.
32,
concernente Abrogazione di norme in materia di aiuti alle
imprese. 1. Allarticolo 12 della l.r.32/1999 è inserito il seguente
comma 1bis:
1 bis. Sono altresì abrogate le seguenti leggi regionali
in materia di agricoltura:
4) l.r. 29 giugno
1979, n. 38 Intervento regionale per lo sviluppo e il potenziamento della
meccanizzazione in 1) l.r. 24 luglio
1978, n.34 Interventi per favorire nel settore agricolo – forestale –
zootecnico – vivaistico la cooperazione giovanile e il recupero delle terre
incolte. Delega di funzioni ai comuni e agli altri enti locali
elettivi;
2) l.r. 4
settembre 1978, n.48 Ulteriori programmi di intervento in campo agricolo con
particolare riferimento ai settori incentivati dalla legge 27 dicembre 1977, n.
984;
3) l.r. 12 aprile
1979, n.20 Rinnovo e modifiche alla l.r. 7 giugno 1975, n.51, recante
agevolazioni creditizie nel settore delle strutture ed infrastrutture agricole;
agricoltura;
5) l.r. 4
settembre 1979, n.63 Applicazione nella Regione Puglia del Regolamento
n.78/1054/CEE e modifiche alla l.r. 3 marzo 1978, n.15 concernente lattuazione
delle direttive comunitarie per la riforma
dellagricoltura;
6) l.r. 28
gennaio 1980, n.14 Ulteriori modifiche alle leggi regionali 3 marzo 1978, n.15 e 4 settembre 1979, n.63,
attuative delle direttive comunitarie per la riforma
dellagricoltura;
7) l.r. 9 giugno
1980, n. 64 Modifiche ed integrazioni alla l.r. 24 luglio 1978, n. 34,
concernente Interventi per favorire la cooperazione giovanile e il recupero
delle terre;
8) l.r. 9 giugno
1980, n.69 Incentivi per la realizzazione di un programma di opere di
ammodernamento delle strutture aziendali;
9) l.r. 17 luglio
1981, n. 41 Utilizzazione di terre incolte, abbandonate o insufficientemente
coltivate in attuazione della legge nazionale n. 440 del 4 agosto
1978;
10) l.r. 31 agosto
1981, n. 47 Modificazioni ed integrazioni alla l.r. 24 luglio 1978, n.34 al
fine di sviluppare la cooperazione giovanile in
agricoltura;
11) l.r. 31 agosto
1981, n.54 Programmi regionali di sviluppo agricolo e forestale ai sensi della
legge 27 dicembre 1977, n. 984. Organizzazione e snellimento delle
procedure;
12) l.r. 4 dicembre
1981, n.57 Interventi per la valorizzazione delle attività ittiche e
dellacquacoltura.
Art. 40Modifica art. 2 legge regionale 4 luglio 1997, n. 18. 1. A integrazione di quanto previsto dallarticolo 2,
comma 2, lettera h), della L.R.
n. 18/1997, così come modificata dalla legge
regionale 20 gennaio 1999, n. 5, al Comitato tecnico consultivo sono
affidate, oltre ai compiti previsti dallarticolo 2, le attività di regolazione
e/o eventuale consolidamento, da svolgere anche mediante specifiche transazioni
della debitoria regionale, nei confronti delle banche creditrici interessate
derivanti da partite fidejussorie in corso di definizione.
CAPO 6Disposizioni in materia di edilizia residenziale
Art. 41Definizione partite debitorie residuali. 1. Per il completamento e la definizione di tutte le partite debitorie residuali
in edilizia residenziale pubblica a finanziamento statale rivenienti dagli
esercizi 1991/1996, sono utilizzate le disponibilità finanziarie derivanti dai
residui di stanziamento o da eventuali riduzioni per insussistenza di residui
passivi propri accertati sui capitoli 491024/93-94-95, 491025/94, 491026/94,
491033/94, 491037/93-94-95, 491038/94, 491039/94, 492025/93-94-95, 492026/94,
492027/94, 411060/96, compatibilmente con la sussistenza degli eventuali residui
attivi correlati e con le modalità di cui allarticolo 71,
comma 12, della L.R.
n. 17/1977 e successive modificazioni e integrazioni.
Art. 42Modifica legge regionale 24 maggio 1985, n. 48. 1. Al comma 5 dellarticolo 1 della L.R. n. 48/1995, le parole di durata non
superiore ai quindici anni e con onere a carico del mutuatario pari al sette per
cento oltre il rimborso del capitale sono sostituite dalle seguenti: di durata
non superiore ai quindici anni e con onere a carico del mutuatario pari al
cinquanta per cento del tasso rinegoziato ai sensi dellarticolo 29 della legge
13 maggio 1999, n. 133, oltre il rimborso del capitale (18)
(18) La modifica riguarda l'art. 3,
L.R.
15 maggio 1980, n. 45, come modificato dall'art. 1,
comma 5, L.R.
24 maggio 1985, n. 48.
Art. 431. Fino allapprovazione del piano paesistico e comunque non oltre il 31
dicembre 2000 è prorogata la legge
regionale 11 maggio 1990, n. 30.
Art. 441. Il mancato frazionamento dei mutui a tasso agevolato finanziati da leggi
statali e regionali nei termini di cui allarticolo 18, comma 2, della legge 5
agosto 1978, n. 457 e successive integrazioni e modifiche non comporta la
decadenza del finanziamento agevolato per gli alloggi che sono stati assegnati o
acquistati nei termini stessi (entro due anni dalla data di ultimazione dei
lavori), sempre che il frazionamento avvenga nel tal termine di trentasei mesi
dalla data di entrata in vigore della presente legge(19)
(19) Termine già prorogato dalle ll.rr. 7/2001 e 32/2001 è stato così ulteriormente prorogato dalla l.r. 20/2002, art. 37
Art. 451. Il tasso individuale decorre secondo la normativa vigente dalla data
dellatto notarile di assegnazione o acquisto a prescindere dalla data di
trasmissione alla Regione dellatto notarile.
CAPO 7Disposizioni in materia di servizi sociali
Art. 46Programma di interventi e di riparto per lintegrazione scolastica dei disabili. 1. Il programma di intervento e di riparto di cui allarticolo
4
della legge
regionale 9 giugno 1987, n. 16 e dellarticolo 18
della legge
regionale 18 marzo 1997, n. 10 è prorogato di un ulteriore anno.
2. In attesa degli accordi di programma, gli interventi in
favore delle A.S.L. che attuano le convenzioni di cui allarticolo 5,
comma 4, della L.R.
n. 16/1987 saranno confermati, nei limiti delle somme stanziate in bilancio,
ove sia intervenuta la proroga delle convenzioni già in atto, con durata delle
stesse per lintero anno solare. (20)
(20) Vedi l'art. 26 della l.r. 28/2000, art. 26 che così dispone :
“ 1. Le
risorse finanziarie assegnate dalla Regione alle Aziende sanitarie per
l'attuazione di quanto disposto dall'articolo 46 della l.r. 9/2000 possono
essere utilizzate esclusivamente per gli operatori che alla data del 31
dicembre 1999 erano adibiti per l'attuazione delle finalità di cui alla l.r.
16/1987.
2. Alle Aziende sanitarie è
fatto divieto di aumentare il numero degli operatori esistenti alla data del 31
dicembre 1996 e adibiti per le finalità della l.r. 16/1987 e successive
modificazioni e integrazioni.”
Art. 47Interpretazione autentica degli articoli 5 e 6 della L.R. n. 10/1997 per il
trasporto di portatori di handicap.(21) [1. Ai fini del contenimento della spesa e per
una gestione coordinata e sinergica del trasporto per soggetti portatori di
handicap sia a fini scolastici che riabilitativi presso centri pubblici di
riabilitazione, il servizio viene assicurato direttamente dalle A.S.L.
competenti per territorio.
2. Al finanziamento del servizio trasporto
concorrono gli enti locali, in rapporto al numero dei soggetti interessati,
utilizzando risorse proprie e/o contributi assegnati dalla Regione per
interventi relativi al diritto allo studio e in materia socio -
assistenziale]
(21) Articolo abrogato dalla l.r. 19/2012, art. 12
CAPO 8Disposizioni in materia di lavoro, cooperazione ed emigrazione
Art. 48Istituzione del fondo regionale per loccupazione dei disabili. 1. Ai sensi dellarticolo 14 della legge 12 marzo 1999, n. 68
«Norme per il diritto al lavoro dei disabili», è istituito il Fondo regionale,
per loccupazione dei disabili, che viene alimentato con le risorse e le
modalità previste dal medesimo articolo 14 della L. n. 68/1999.
2. Il fondo è finalizzato al finanziamento dei programmi
regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi ivi comprese le
convenzioni per le iniziative intraprese dagli enti privati e pubblici di cui
agli articoli 11 e 12 della L. n. 68/1999.
3. La Giunta regionale, in raccordo con il Piano pluriennale e
annuale per loccupazione di cui alla legge
regionale 5 maggio 1999, n. 19, su proposta dellAssessore al lavoro,
definisce i criteri di gestione del fondo, valuta le proposte della Commissione
di cui al comma 4 o provvede al monitoraggio, alla valutazione e alla verifica
delle attività.
4. È istituita la Commissione regionale per il fondo che è
nominata, per la durata di cinque anni, dalla Giunta regionale su proposta
dellAssessore al lavoro. Essa è costituita su base paritetica e su designazione
di componenti effettivi e supplenti da parte degli organismi maggiormente
rappresentativi dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei disabili, oltre ad un
ispettore medico del lavoro. (22)
5. La Giunta regionale, decorsi quarantacinque giorni dalla
richiesta delle designazioni dei componenti di cui al comma 4 o se in possesso
di almeno la metà più una delle medesime designazioni, su proposta
dellAssessore competente, provvede allinsediamento della Commissione.
(22) Con deliberazione della G. R. n. 2073 del 27 dicembre 2001, pubblicata sul BURP n. 8 del 17 gennaio 2002 è stata costituita la Commissione regionale per il Fondo per l'occupazione dei disabili.
Art. 49Modifiche e integrazioni L.R n. 19/1999. 1. Lorganismo di cui allarticolo 10
della L.R.
n. 19/1999, nellesercizio delle funzioni già esercitate dalla preesistente
Commissione provinciale per il collocamento obbligatorio, nel rispetto del
combinato disposto della L. n. 68/1999 e dellarticolo 48, comma 1, istitutivo
del fondo regionale per loccupazione dei disabili, è integrato da componenti
designati dalle associazioni dei disabili maggiormente rappresentative, comunque
assicurando la pariteticità con le parti sociali. Lo stesso organismo provvede a
costituire il Comitato tecnico, come indicato allarticolo 6, comma 2, lettera
b), della L. n. 68/1999.
2. La lettera b) del comma 3 dellarticolo 8
della L.R.
n. 19/1999 è abrogata.
3. Gli assessorati competenti della Regione e delle
Amministrazioni provinciali, mediante i propri uffici, provvede allinserimento
degli organismi di cui ai commi precedenti, se in possesso di almeno la metà più
una delle relative designazioni dei componenti, trascorsi trenta giorni dalla
richiesta agli aventi diritto.
4. Le parti sociali presenti negli organismi di cui ai commi
precedenti sono tenute a designare, oltre al componente effettivo, anche un
componente supplente.
Art. 50Conferenza regionale dellemigrazione. 1. Il Consiglio regionale, con deliberazione 22 dicembre 1997,
n. 251, ha approvato lo svolgimento della IV Conferenza regionale
dellemigrazione.
2. Per consentirne lorganizzazione e lo svolgimento è
stanziata, limitatamente allesercizio finanziario 2000, la somma di lire 500
milioni, in termini di competenza e cassa, sul capitolo di nuova istituzione
952060 epigrafato «Spese per lorganizzazione e lo svolgimento della IV
Conferenza regionale dellemigrazione (legge di bilancio 2000)».
CAPO 9Disposizioni in materia di finanze
Art. 51Tassa automobilistica regionale. 1. Le modalità di riversamento della tassa automobilistica
regionale previste dallarticolo 6 del decreto Ministro delle finanze del 13
settembre 1999, pubblicato sulla G.U. n. 223 del 22 settembre 1999, si applicano
a tutte le delegazioni dellACI.
2. Ai riversamenti antecedenti la data di entrata in vigore del
D.M. Finanze 13 settembre 1999 si applicano le disposizioni previste dal
«Protocollo tecnico» del 12 febbraio 1999, sottoscritto dal Ministro delle
finanze, concernente le modalità di riscossione e riversamento della tassa
automobilistica regionale.
Art. 52Imposta regionale sulle Concessioni statali. 1. A decorrere dal 1° gennaio 2000 limposta regionale sulle
concessioni statali dei beni del demanio e del patrimonio indisponibile,
prevista dallarticolo 2 della legge 16 maggio 1970, n. 281 e disciplinata dal
capo II della legge
regionale 13 gennaio 1972, n. 1, così come modificato dallarticolo 2 della
legge
regionale 4 agosto 1999, n. 25, si applica alle concessioni statali del
demanio marittimo i cui canoni sono fissati in via generale e astratta ai sensi
dellarticolo 3, comma 1, lettera e), della legge 4 dicembre 1993, n. 494. (23)
2. I titolari della concessioni di cui al comma 1 sono tenuti
al versamento dellimposta liquidata dalla Regione a seguito di atti o
provvedimenti che determinano una variazione del canone corrispondente, ai sensi
della L.R.
n. 25/1999.
(23) Il riferimento all'articolo 3, comma 1, lett. c) della legge 4 dicembre 1993, n. 494 "deve intendersi all'articolo 03 del DL 5 ottobre 1993, n. 400" premesso dalla legge di conversione 494/93 pubblicata nella Gazz. Uff. n. 285 del 4-12-1993.
CAPO 10Disposizioni in materia di programmazione
Art. 53Diffusione della informazione statistica regionale. 1. La Regione Puglia, attraverso lufficio statistico del
Settore programmazione, in attuazione del decreto legislativo 6 settembre 1989,
n. 322, provvede, attraverso studi, indagini, ricerche ed elaborazioni dati,
alla diffusione della informazione statistica regionale.
2. A tal fine è stanziata per lesercizio finanziario 2000, sul
capitolo di nuova istituzione 1084040 epigrafato Spese per studi, indagini,
ricerche, elaborazione dati e diffusione dellinformazione statistica regionale
(legge di bilancio 2000), la somma di lire 500 milioni in termini di competenza
e di cassa.
3. Per i futuri esercizi si provvederà in sede di approvazione
della legge di bilancio annuale.
Art. 54Servizio «Rete punto impresa» - Spese di gestione. 1. La Regione Puglia, attraverso il Servizio «Rete punto impresa», istituito con
larticolo 35
della legge
regionale 5 giugno 1997, n. 16, stanzia per lanno finanziario 2000 la somma
di lire 200 milioni che viene iscritta in specifico capitolo di nuova
istituzione 1481 con la denominazione «Spese operative di gestione relative al
Servizio rete punto impresa». Per i futuri esercizi si provvederà in sede di
approvazione della legge di bilancio annuale.
CAPO 11Disposizioni in materia di artigianato
Art. 55Monitoraggio attività produttive comparto artigianato. 1. È istituito presso il Settore artigianato e Piccole medie
imprese (P.M.I.) dellAssessorato industria, commercio e artigianato, il Sistema
regionale informatico per il monitoraggio attività produttiva per il comparto
artigianato e P.M.I., di seguito denominato S.I.M.A.P. Il S.I.M.A.P. è
finalizzato al monitoraggio del comparto artigianato e P.M.I. della Regione
Puglia ed alla alimentazione della base dati del Sistema informatico
osservatorio economico nazionale (S.I.O.E.), ai sensi della legge 3 ottobre
1987, n. 399.
2. Per le attività del S.I.M.A.P. è istituito il capitolo di
spesa 0213015, al quale è assegnato per lesercizio 2000 lo stanziamento di lire
200 milioni. Per i futuri esercizi si provvederà in sede di approvazione della
legge di bilancio annuale.
CAPO 12Disposizioni in materia di trasporti
Art. 56Modifiche e integrazioni legge regionale 25 marzo 1999, n. 13.(24) [1. Il comma 5 dellarticolo 3 della l.r. 13/1999 è
sostituito dal seguente:
5. La Giunta regionale, fatte salve le
funzioni che richiedono lesercizio unitario a livello regionale, delega agli
enti locali, secondo le competenze di cui ai commi 1 e 2, le funzioni di
programmazione e di amministrazione dei servizi che costituiscono reti non
comprese interamente nei propri ambiti territoriali, osservando i principi di
cui allarticolo 4, comma 3, della legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare
quelli di sussidiarietà e di adeguatezza. La delega è disposta in favore
dellente locale individuato con i criteri di cui allarticolo 18, comma
6.
2. Allarticolo 3 della l.r. 13/1999 è inserito il seguente
comma 5 bis:
5 bis. Nel caso di reti di servizi plurimodali
comprendenti i servizi ferroviari, metropolitani, marittimi ed aerei, la Giunta
regionale può delegare funzioni amministrative attinenti le reti agli enti
locali individuati con i principi e i criteri di cui al comma
5.
3. Al comma 2 dellarticolo 8 della l.r. 13/1999 le parole
30 giugno 2000 sono sostituite con le parole 30 giugno
2001.
4. La lettera b) del comma 1 dellarticolo 14 della l.r.
13/1999 è abrogata.
5. Il comma 2 dellarticolo 15 della l.r.
13/1999 è sostituito dal
seguente:
2. I Comuni dotati
di gestione in economia di servizi di trasporto pubblico con numero di addetti
superiore a venticinque unità dispongono la cessazione delle medesime gestioni
entro il 31 dicembre 2000 trasformandole, ai sensi del comma 3 dellarticolo 18
del d.lgs. 19 novembre 1997, n. 422, modificato dal d.lgs. 20 settembre 1999, n.
400, in società di capitali ovvero in cooperative a responsabilità limitata,
anche tra i dipendenti, alle quali affidare in concessione i servizi già in
economia, previa stipula dei contratti ponte di servizio con le compensazioni
già attribuite alle gestioni in economia. Le concessioni come sopra accordate
hanno validità fino alla data del riaffidamento dei relativi servizi con le
procedure concorsuali di cui allarticolo 18 e comunque non oltre il 31 dicembre
2003. Il comune può prevedere leventuale frazionamento societario derivante da
esigenze funzionali o di gestione e può restare socio unico di tali società per
un periodo non superiore a due anni. Ove la trasformazione non avvenga entro il
31 dicembre 2000, provvede il Sindaco nei successivi tre mesi. In caso di
ulteriore inerzia la Regione, previa sospensione di ogni intervento contributivo
per investimenti nei confronti delle gestioni in economia, provvede
allaffidamento immediato dei servizi in economia con le procedure concorsuali
di cui allarticolo 18.
6. Il comma 3 dellarticolo 15 della l.r. 13/1999 è
sostituito dal seguente:
3. Il servizio
delle cessate gestioni in economia potrà essere considerato nei servizi minimi
di cui allarticolo 5 subordinatamente allacquisizione nel bilancio regionale
delle relative risorse già a carico dei bilanci comunali.
7. Larticolo 16 della l.r. 13/1999 è
abrogato.
8. Allarticolo18 della l.r. 13/1999 è inserito il seguente
comma 2 bis:
2 bis. Ai sensi
dellarticolo 18, comma 2, lettera a), del d.lgs. 422/1997, modificato dal
d.lgs. 400/1999, sono escluse dalla partecipazione alle gare di cui al comma 1
le società che, in Italia o allestero, gestiscono servizi in affidamento
diretto e le società dalle stesse controllate. Tale esclusione non opera nelle
gare che hanno ad oggetto, in tutto o in parte prevalente, i servizi già
espletati dalle predette società affidatarie in via
diretta. 9. Il comma 8 dellarticolo 21 della l.r. 13/1999 è
sostituito dal seguente 8. Per la Regione i contratti di servizio sono
sottoscritti dal dirigente del Settore trasporti.
10. Al comma 1 dellarticolo 35 della l.r. 13/1999 le
parole 31 dicembre 2002 sono sostituite con le parole 31 dicembre 2003; le parole 30
giugno 2000 sono sostituite con le parole 31 dicembre
2000.
11. Il comma 2 dellarticolo 35 della l.r. 13/1999 è
sostituito dal seguente:
2. Per i servizi in affidamento diretto gli enti locali
competenti, ai sensi dellarticolo 18, comma
3 bis, del d.lgs. 422/1997, come modificato con il d.lgs.400/1999, hanno
lobbligo, entro e non oltre il 31 dicembre 2000, di trasformare le aziende
speciali o consorzi affidatari in società di capitali ovvero in cooperative a
responsabilità limitata, anche tra i dipendenti, alle quali affidare in
concessione i servizi già in affidamento diretto previa stipula dei contratti
ponte di servizio con le compensazioni di cui allarticolo 36. Le concessioni
come sopra accordate hanno validità fino alla data di riaffidamento dei relativi
servizi con le procedure concorsuali di cui allarticolo 18 e comunque non oltre
il 31 dicembre 2003. Lente locale competente può prevedere leventuale
frazionamento societario derivante da esigenze funzionali e di gestione e può
restare socio unico delle società derivanti dalla trasformazione delle aziende
speciali o consorzi per un periodo non superiore a due anni. Ove tale
trasformazione non avvenga entro il 31 dicembre 2000, provvede il Sindaco o il
Presidente della Provincia nei successivi tre mesi. In caso di ulteriore inerzia
la Regione procede immediatamente alla concessione dei servizi già in
affidamento diretto con le procedure concorsuali di cui allarticolo
18.
12. I commi 6 e 7 dellarticolo 35 della l.r. 13/1999 sono
abrogati.
13. Al comma 8 dellarticolo 35 della l.r. 13/1999 le
parole 31 dicembre 2002 sono sostituite con le parole 31 dicembre 2003; le parole 30
giugno 2000 sono sostituite con le parole 31 dicembre
2000.
14. Allarticolo 35 della l.r. 13/1999 è inserito il
seguente comma 8 bis:
8 bis. Ai sensi dellarticolo 18, comma 3 bis, del d.lgs.
422/1997, come modificato dal d.lgs. 400/1999, nel periodo transitorio
successivo alla stipula dei contratti ponte e fino al riaffidamento in
concessione con le procedure concorsuali di cui allarticolo 18, la Regione e
gli enti locali, secondo le rispettive competenze, hanno lobbligo di affidare
in concessione con le medesime procedure concorsuali quote di servizi che
corrispondano ad accertate esigenze funzionali e di gestione. Per le medesime
esigenze ed in vista della organizzazione dei servizi in rete e bacini di cui
allarticolo 8, previa verifica in apposita conferenza dei servizi con la partecipazione dei soggetti di cui
allarticolo 5, comma 2, la Regione e gli enti locali possono altresì disporre,
anche di concerto tra loro, trasferimenti di servizi tra i vari soggetti
gestori, definendo le conseguenti compensazioni con leventuale revisione dei
contratti in essere.
15. Al comma 1 dellarticolo 24 della l.r. 13/1999 dopo la
parola autorizzazione sono aggiunte le parole o per qualsiasi altra
causa.
16. Il comma 5 dellarticolo 36 della l.r. 13/1999 è
sostituito dal seguente: 5. E
confermata la disposizione di cui allarticolo 23 della legge regionale 3 giugno
1996, n.6, intendendosi la misura massima del dieci per cento del contributo
integrativo riferita allammontare degli interventi finanziari relativi ai
servizi già in affidamento precario. La predetta disposizione è prorogata di
validità a tutto lanno 2003, assumendo, per gli anni 2001, 2002 e 2003, la
misura massima, rispettivamente, del nove per cento, del sette per cento e del
cinque per cento. ]
(24) Articolo abrogato dalla l.r. 18/2002, art. 38
Art. 57Investimenti nel settore del TPRL. 1. Gli stanziamenti di spese iscritti nel capitolo 0552028 del bilancio di
previsione per lesercizio finanziario 2000 e pluriennale 2000-2002 e i relativi
residui di stanziamento formatisi alla chiusura dellesercizio finanziario 1999
possono essere utilizzati per gli investimenti di cui allarticolo 10
della L.R.
n. 13/1999.
Art. 58Disposizioni finanziarie.(25) [1. Al fine di assicurare continuità del
pubblico servizio e di soddisfare la domanda di mobilità, gli interventi
finanziari di cui allarticolo 36 della L.R. n. 13/1999 sono disposti dagli enti competenti anche
in favore delle imprese assoggettate nellanno 1999 e 2000 a provvedimenti di
annullamento, revoca e/o decadenza della concessione e/o dellaffidamento, sino
alleffettivo subentro nellesercizio dei servizi automobilistici di altro
concessionario/a affidatario.
2. Alla spesa derivante dallattuazione del
comma 1 si provvede con gli stanziamenti inscritti nel capitolo 552012 del
bilancio per lesercizio finanziario 2000] .
(25) Articolo abrogato dalla l.r. 28/2000, art.8, comma 9
CAPO 13Disposizioni in materia di formazione professionale
Art. 59Espletamento diciassettesimo corso di perfezionamento e formazione professionale
per agenti di polizia municipale. 1. È portato a compimento, entro il 31 dicembre 2001, (26) il
diciassettesimo corso di addestramento, perfezionamento e formazione
professionale per agenti di polizia municipale bandito con decreto del
Presidente della Giunta regionale 18 settembre 1997, n. 420 e non espletato
entro il 31 dicembre 1999. Il decreto del bando è stato emesso in esecuzione
della deliberazione della Giunta regionale 5 agosto 1997, n. 6261, adottata in
attuazione della legge
regionale 10 gennaio 1974, n. 1 e relativo regolamento di esecuzione e della
legge
regionale 24 dicembre 1989, n. 2.(27)
2. Alla spesa occorrente si fa fronte mediante lutilizzo dello
stanziamento previsto al capitolo 1010020 del bilancio di previsione per
lesercizio finanziario 2000.
(26) Con la l.r. 37/2001, art. 5 il termine per espletare il previsto corso è stato prorogato al 30 giugno 2002. (27) Il riferimento alla legge regionale 24 dicembre 1989, n. 2 deve intendersi alla legge regionale 24 gennaio 1989, n. 2
Art. 60Programma di formazione professionale 2000-2001.(28) [1. Al fine di assicurare, senza soluzione di continuità, la
piena fruizione delle risorse comunitarie e statali e in deroga agli articoli 7
e 8 della legge regionale 17 ottobre 1978, n. 54, le attività formative da realizzare nellanno 2000/2001 sono
approvate dalla Giunta regionale secondo le disposizioni contenute nei relativi
bandi, sulla base delle disponibilità finanziarie risultanti dal Programma
operativo regionale e dalla delibera CIPE 6 agosto 1999, n. 139 nonché in base
alle disposizioni previste dallarticolo 52, comma 4, del regolamento (CE
1260/1999]
(28) Articolo abrogato dalla l.r. 15/2002, art. 36.
CAPO 14Disposizioni in materia di partecipazione azionaria
Art. 61Partecipazione azionaria a Tecnopolis Novus Hortus s.c.a.r.l. 1. La Giunta regionale è autorizzata ad adottare provvedimenti
in ordine alla partecipazione azionaria allaumento di capitale di Tecnopolis
Novus Hortus s.c.a.r.l. nei limiti di lire 100 milioni per lesercizio
finanziario 2000.
2. Ai fini di cui al comma 1 è istituito nuovo capitolo di
bilancio, recante il numero 512016, epigrafato «Partecipazione azionaria della
Regione Puglia al capitale sociale di Tecnopolis Novus Hortus s.c.a.r.l.».
Art. 62Modifica legge regionale 4 maggio 1999, n. 17. 1. Allarticolo 21
della L.R.
n. 17/1999 le parole entro il 30 settembre di ogni anno sono sostituite
con le parole entro il 30 settembre di ogni triennio. ALLEGATO 1 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DEL BILANCIO ANNUALE omissis ALLEGATO 2 ELENCO CAPITOLI RELATIVI ALLE SPESE OBBLIGATORIE E INDEROGABILI omissis ALLEGATO 3 BILANCINO AUTONOMO 2000 omissis
Disposizioni finali La presente legge e dichiarata urgente ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 127 della Costituzione e 60 dello Statuto ed entrera in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.
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