Legge Regionale 4 febbraio 1994, n. 4 Norme in materia di edilizia di culto e di utilizzazione degli oneri di urbanizzazione.
Art. 1(Definizioni) 1. Sono definiti edifici di
culto ed opere annesse destinate all esercizio stesso, ai sensi e per gli
effetti dell art. 2, comma 10, lett. i), della legge regionale 16 maggio 1985,
n. 27, e sono ammissibili a finanziamento regionale nei modi e nella misura
previsti dalla legge stessa:
- gli immobili destinati al
culto, anche se articolati in piu edifici;
- le strutture funzionalmente
connesse con le attivita per l esercizio del culto;
- gli immobili adibiti, nell
esercizio del Ministero pastorale, ad attivita educative, culturali, sociali,
ricreative e di ristoro che non abbiano fini di lucro;
- gli immobili destinati alla
formazione del clero;
- gli immobili sedi di istituti
di istruzione religiosa.
Art. 2(Programma annuale di
finanziamento) 1. Gli enti proprietari e le
competenti autorita religiose, che per la Chiesa cattolica sono gli ordini
diocesani e per le confessioni non cattoliche le autorita territoriali
riconosciute a norma di legge, formulano, entro il 31 gennaio di ciascun anno,
le domande di concessione di contributi, indirizzate all Assessorato regionale
ai LLPP, corredate di un progetto di massima delle opere da realizzare e di un
preventivo della spesa occorrente.
2. In sede di prima applicazione
il termine indicato nel precedente comma e fissato in novanta giorni dalla data
di entrata in vigore della presente legge.
3. La Giunta, su proposta dell
Assessore regionale ai LLPP, di concerto con l Assessore regionale ai Beni
culturali, in presenza di edifici di culto ed opere annesse ricadenti sotto il
regime della legge 1 luglio 1939, n. 1089, inserisce le opere da ammettere a
finanziamento nei programmi annuali di cui all art. 8 della legge regionale 16
maggio 1985, n. 27, tenuto conto degli interventi realizzabili dai soggetti
richiedenti con i fondi di cui al successivo art. 2 e con priorita per i
completamenti, i consolidamenti, gli adeguamenti strutturali ed antisismici e
per gli interventi destinati alle comunita insediate in zone di recente
urbanizzazione.
Art. 3(Contributi di urbanizzazione
secondaria) 1. I Comuni, entro il 31 marzo di ogni anno, devolvono alle competenti autorita religiose una somma non inferiore al sette per cento dei contributi loro spettanti per oneri di urbanizzazione secondaria. 2. I contributi di cui al precedente comma sono determinati con riguardo a tutte le concessioni edilizie onerose rilasciate nellanno precedente, anche per l edilizia convenzionata, senza tener conto degli scomputi che i titolari delle concessioni hanno eventualmente ottenuto per l esecuzione diretta di opere di urbanizzazione secondaria e per la cessione delle relative aree. 3. Le somme spettanti sono corrisposte ai legali rappresentanti delle confessioni religiose che ne facciano richiesta e che abbiano i requisiti di cui al precedente art. 2, in misura proporzionale alla consistenza nel Comune delle comunita di diversa confessione. 4. Il 20% delle somme versate da ciascun Comune e destinato alla esecuzione di lavori di costruzione, ricostruzione, ristrutturazione, consolidamento, adeguamento antisismico e restauro riguardanti opere ricadenti nel territorio di competenza dell autorita religiosa mandataria, in modo tale che si realizza, al compimento di un quinquennio, il pareggio tra somme conferite dal Comune stesso e somme investite sul proprio territorio. L 80% e comunque destinato all esecuzione di lavori riguardanti opere ricadenti nel Comune conferente la rispettiva somma. 5. Le competenti autorita religiose trasmettono ai Comuni, entro il 31 dicembre di ogni anno, una analitica relazione sulla utilizzazione delle somme percepite al fine della verifica del loro impiego. 6. Le somme non utilizzate sono recuperate dal Comune, maggiorate degli interessi computati al tasso riconosciuto dal tesoriere per le giacenze ordinarie. 7. E in facolta delle competenti autorita religiose stipulare con i Comuni apposite convenzioni nel caso in cui gli stessi o i soggetti attuatori di piani urbanistici esecutivi provvedano alla realizzazione diretta dei lavori e delle opere di cui al comma 4 del presente articolo. 8. Per gli edifici di culti ed opere annesse ricadenti sotto il regime giuridico della Legge. n. 1089 del 1° giugno 1939, ferme restando le competenze degli Organi dello Stato in ordine alle procedure ed esecuzione degli interventi di cui alla stessa legge n. 1089 del 1o giugno 1939, la convenzione di cui al precedente comma fra le competenti autorita religiose ed i Comuni e obbligatoria ed i lavori vanno realizzati dai Comuni con le modalita di cui alla lr n. 37 del 29 giugno 1979.
Art. 4(Abrogazione e norma
finanziaria) 1. E abrogato il comma 2 dell
art. 2 della legge regionale 16 maggio 1985, n. 27.
2. La presente legge non
comporta l iscrizione di appositi stanziamenti del bilancio
regionale.
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